sabato 21 gennaio 2012

rettifica al post precedente

Il cavaliere non si è volatilizzato ma era impegnatissimo in una crociata sul lavoro :-)
Meglio così. Il mio sesto senso mi continua a dire che è una persona speciale (non so se lo sarà per me ma lo è comunque) e non riuscivo a far combaciare la sua sparizione con il suo modo d'essere.
Questo week end sono libera senza prole.
Per cui dopo aver sbrigato le commissioni del week end mi godrò un pò di relax.
Stasera sono stata invitata da una mia nuova conoscenza (frequentavamo un corso di yoga insieme) a realizzare il "calendario delle virtù". Me lo ha spiegato per sommi capi ed è una cosa carina, che unisce molte persone che non si conoscono (quando l'avrò fatto ve lo spiegherò meglio).
E' soprattutto quest'ultima cosa che mi ha colpito di questa donna: il fatto che conosca molte persone e che cerca, tramite questi piccoli eventi, di farle conoscere tra di loro per creare nuovi legami di amicizia.
Credo che una persona che faccia questo sia sicuramente generosa e sicuramente bella dentro.
Spero che la nostra conoscenza possa trasformarsi nel tempo in una bella amicizia.
E' anche un pò strega :-) perchè stamattina appena alzata ero molto indecisa se andare da lei o andare con altre amiche a vedere uno spettacolo teatrale. Propendevo sulla seconda ipotesi perchè non mi andava di mettermi in gioco per conoscere nuove persone o per farmi conoscere: pigrizia? timidezza? qualche altra sorta di timore? Boh! Mi stavo crogiolando in questo dubbio quand'ecco che suona il cellulare. Era lei!! pronta a dissipare qualsiasi dubbio senza sapere di averlo creato. L'ho trovato un buon segno dall'universo e ho deciso di andare da lei.
Domani pomeriggio invece un ora di yoga con meditazione annessa presso il Centro dove ho imparato a meditare. Mi piace.
Ho bisogno di nuove energie per meditare meglio.
A febbraio inizierà un corso avanzato di meditazione che segnerà un passo in avanti nel percorso del Krya Yoga. Voglio farlo.
Il mio desiderio più profondo ora è diventare  quel seme di cui parlavo un paio di post fa.

Buon week end

venerdì 20 gennaio 2012

Missing

Per Lipo che voleva aggiornamenti sul mio incontro galante.

Settimana scorsa ci siamo rivisti. Lo scorso Venerdì.  E' stato molto carino, è venuto a prendermi la sera e mi ha accompagnato a casa, ci siamo fermati in auto a parlare, ci sono stati baci molto passionali e ci siamo lasciati con il desiderio di incontrarci ancora e di regalarci più tempo per stare insieme.

Tutto bello, tutto positivo.

Sabato un messaggio sms molto carino
Domenica idem
Lunedì idem (forse più di uno)
Martedì idem
Mercoledì il messaggio diceva quanto era dispiaciuto di non poter conversare di più con me ma era una settimana densa di impegni di lavoro.

Da lì il vuoto totale. Nessuna risposta ai miei messaggi. Silenzio. Sparito. Volatilizzato.

A differenza dell'ultimo idiota che mi ha fatto male e parecchio, ho dei muri intorno a me così spessi che quelli del Castello Sforzesco a confronto sono fatti con la carta velina, e pertanto scivolerà prestissimo senza fare danni.

Però io e una mia amica ci siamo fatte questa domanda: ma tutti questi esseri che spariscono nel nulla, ma dove vanno a finire? intendo, c'è un posto dove si riuniscono e si ritrovano? :-)

Mah!

Di certo c'è che se dovessi per caso trovare il "magico luogo" io, per non sapere nè leggere nè scrivere ci tiro una bomba: sono certa che non farei un gran danno!

giovedì 19 gennaio 2012

La trovo di grande conforto

C’è bisogno di una immensa fiducia
Nel fatto che qualsiasi cosa accada….
in realtà non importa.
Ogni seme deve impara solo una cosa:
aspettare la stagione giusta,
aspettare l’arrivo della PRIMAVERA.
Il seme non può farci nulla.
Non può far arrivare la primavera,
la stagione giusta arriverà da sé
E se il seme si sforza a fare qualcosa,
proprio questo suo fare potrebbe
renderlo chiuso, non ricettivo.
Un seme deve semplicemente essere aperto,
ricettivo, in attesa.
E una cosa è certa nel profondo del cuore del seme:
LA PRIMAVERA arriverà di sicuro,
perché il seme ha visto i fiori intorno a lui.
Un giardino intero”.

Osho


Che femminilità disarmante c'è in queste parole.....devo assolutamente reimpararla!

venerdì 6 gennaio 2012

Dame e cavalieri


La piccola è ancora al mare con papà ed io approfitto di questo silenzio in casa per raccontare un po’ dell’incontro di ieri e di quello che mi ha lasciato dentro.
Circa un mese e mezzo fa sono stata contattata il un social network (tipo FB) da un tipo molto interessante e parecchio stravagante.
Il suo nickname ricorda un cavaliere del 500 e come tale si rivolge a chi contatta.
Per cui con il tempo lui si è mostrato come un cavaliere (ineccepibile per altro nel comportamento, in un luogo dove alla terza battuta ti chiedono se preferisci lo slip o il perizoma) d’altri tempi e io sono diventata una milady a cui rivolgersi con particolare garbo.
Per dirla breve è da un mese che ci scriviamo dandoci del voi!!!!
All’inizio era difficilissimo ora parliamo di cose serie e meno serie dandoci nel modo più naturale possibile del voi.
Ieri mi sono fatta spiegare questo comportamento e lui mi ha detto che quando lo desidero passiamo al tu ma questo è un sottile gioco che mette in atto per misurare in persone che non conosce il grado di autoironia nel calarsi in una dimensione differente e l’apertura nell’accettare una persona (quale lui è per altri versi) al di fuori dei soliti schemi.
Pare che la selezione l’abbia passata a pieni voti :-)
Peraltro questo tipo di conoscenza ha creato un equivoco a  mio avviso molto simpatico.
Durante i nostri discorsi si riferiva a lui stesso come il cavaliere nero con il suo destriero (una moto).
Chi conosce i miei trascorsi sa le mie disavventure di foto: questa persona in un mese e mezzo non mi ha mai chiesto foto e nemmeno ha presentato le sue. Ormai aveva assunto le sembianze di un ectoplasma quand’ecco che lui questa settimana decide di palesarsi (notate con che linguaggio scrivo ultimamente :-)). Una foto presa di spalle in cui non mostrava il viso in calzoncini corti mentre giocava a pallavolo (è un ex  pallavolista e ora allena bambini oltre alla sua attività principale).
Un colpo! E’ nero…cioè non sono assolutamente razzista ma non mi aspettavo questo colpo di scena. Dai capelli neri e lisci intuisco che è indiano.
Sotto la foto scrive “milady spero voi non sveniate ma sono proprio io”
Rimango un po’ spiazzata ma gli mando un sms (anzi un piccione viaggiatore) e dico “cavaliere mi avete spiazzato ma non mi avete tolto il sorriso. Ora capisco che siete una persona che quando dice qualcosa si riferisce ad una cosa precisa. Siete veramente un cavaliere nero, ma ditemi da dove venite? India?”
Passa la mattina nessuna risposta. Rileggo il messaggio per vedere  se non avessi scritto qualcosa di offensivo. Non mi pareva.
Sono a pranzo con un amica mi arriva questo messaggio “Milady pure voi mi avete spiazzato e mi avete fatto sorridere. Non vorrei deludervi e non so come dirvelo ma quella è un abbronzatura e io sono di Milano”
Lo so ci vorrebbe una sfilza di faccine che qui non ci sono ma la mia risposta è stata questa “cavaliere non sorrido più ma mi ribalto dalla sedia dal ridere e soprattutto sprofondo per la figuraccia”.
Dopo questa ci siamo sentiti per la prima volta al telefono e abbiamo riso come dei pazzi ovviamente sempre dandoci del voi.
Fino all’incontro di ieri sera.
Sono andata a questo incontro tesissima per vari motivi, per il malessere di cui ho scritto nel post precedente e per un muro che ormai ho tirato su velocemente dopo quella brutta esperienza (e non è un caso se non ho importato l’archivio in questo blog, ho fatto un taglio preciso).
Il primo che incontro mentre mi avvicino al luogo dell’appuntamento è un tipo di circa 45 ani (la sua età) ma vestito come un diciottenne e io prego che non sia lui, al primo accenno di sorriso sarei fuggita senza neanche fermarmi.
Poi sopraggiunge una macchina con un tipo che mi guarda insistentemente: parte la seconda metà del rosario affinchè qualcuno lo faccia sparire. Esce dall’auto e mi accorgo che mi arriva poco più su del gomito e continua a fissarmi. Io avevo il viso di marmo senza nessuna espressione. Mi passa davanti e se ne va. Wow pericolo scampato!
Di fronte a me arriva lui che mi guarda e sorride (in cambio della sua foto gli ho inviato la foto del mio avatar).
E’ vestito sportivo ma da quarantenne, poco più alto di me (vabbè da stangona ci sono abituata) con un viso aperto e sorridente. Una persona piacevole!
Dopo la mia prima timidezza, lui si è mostrato molto carino e abbiamo parlato id moltissimo di cose.
La cosa che l’ha colpito di me è il mio modo leggero di narrare cose anche molto importanti e profonde.
Quando gli ho detto che ero stata in tensione perché questi incontri mi fanno sentire sotto giudizio (soprattutto fisico) lui mi ha risposto “Milady non dovevate stare in ansia per me, io apprezzo molto ciò che scrivete e i vostri pensieri, dovevate solo  portare voi stessa qui e tutto per creare un  armonia”.
Durante l’incontro non ha mai fatto il cascamorto e non ci ha mai provato prendendomi la mano o avvicinandosi troppo.
Abbiamo parlato di me e di lui. E’ separato anche se vive momentaneamente ancora con la moglie per motivi economici ma che sta cercando di sistemare le cose per rendere più definitivo il tutto.
Non ha figli anche se li ha desiderati ma quando ha capito che c’era qualcosa che non andava ha rinunciato, sapendo bene che i figli non sono “collanti” anzi.
Mi ha accompagnato sotto casa, non ha chiesto di salire e io non l’ho proposto, mi ha detto che le sue sensazioni dopo quella serata confermavano quelle avute leggendomi.
Il saluto è stato particolare:
Alla fine di ogni scritto ci siamo sempre salutati con un candido bacio e quello ho dato alla fine dell’incontro, un candido bacio sulla guancia. Lui mi ha sorriso e mi ha detto “milady è proprio candido questo bacio” , “a cosa aspiravate cavaliere?” “io aspiro sempre al massimo ma se è un candido bacio che volete darmi io lo prenderò con gioia”
E lì è scattato un bacio che mi ha lasciato senza parole e piuttosto frastornata. Un bacio intenso e molto sensuale senza per questo scadere nel volgare e soprattutto tenendo le mani a posto, che in un uomo non è così scontato.
Mi ha detto che vuole rivedermi e che ci sentiremo.
Salgo in casa e rimango un ora sul divano con una faccia da ebete a chiedermi cosa stesse accadendo dentro.
Ero agitata e confusa.
Poi pian piano i pensieri hanno preso forma e io mi sono accorta di provare un po’ di ansia e di averla provata proprio dopo quel “voglio rivederti”.
La verità è questa, ultimamente mi lasciavo andare solo a persone con cui non potevo avere un futuro o comunque una progettualità, dicevo che era un caso ben sapendo che un caso non era.
C’è molta paura a mettermi in gioco con qualcuno che può essere solo per me.
Le ferite sono ancora aperte ma ieri è stata una piccola carezza in questo momento un po’ difficile e  decisamente poco spensierato.

Ora esco a vedere un bel film “The Artist”

giovedì 5 gennaio 2012

questa deve avere a che fare con la Legge di Murphy

Ma perchè quando io mi sento uno straccio, completamente fuori forma fisica e mentale, salta sempre fuori qualcuno che vuole conoscermi meglio e mi chiede di fare un aperitivo insieme?
Stamattina ho impiegato chissà quanto tempo a sistemarmi pur trovandomi sempre fuori standard per un incontro dal sapore un pò galante.
Vabbè sono qui che ho davanti una giornata intensissima di lavoro che prelude a questo aperitivo.
Una parte di me spera di fare definitivamente schifo così mi posso macerare nella mia malinconia, perchè nella malaugurata ipotesi che possa fare colpo mi toccherebbe prestare troppa attenzione a me stessa e adesso non ne ho un granchè voglia.
Ci sarebbe anche l'ipotesi di dire di no ad un incontro ma c'è quel pizzico di curiosità che mi ha fatto dire si

Boh vediamo cosa succede

lunedì 2 gennaio 2012

2012


Non voglio dilungarmi troppo parlando dell’anno passato.

Troppe cose da dimenticare ma anche altre da portare con me.

Mi limiterò a questo.

Voglio lasciare dietro di me l’idea di un amore mai nato, che mi ha fatto soffrire e mi ha graffiato il cuore e l’anima. Addio!

Porterò con me questi ultimi giorni di dicembre, con gli occhi pieni di mare e di sole, di momenti fatti da un semplice panino mangiato sulla spiaggia e dal rumore delle onde che su di me hanno un potere magico.

E’ il primo anno in cui non elenco nessun tipo di buon proposito.

Lascio aperto il cuore e l’anima e anche se dentro sento un ombra di tristezza e di malinconia non lotto più per allontanarla.

Per oggi va bene così e lascio che sia