Titolo significativo per questo ritorno.
Come si può immaginare dagli ultimi post non è stato un
inverno facile. Proprio per niente!
Mia madre sta un po’ meglio. Il cuore è sotto controllo ma l’inverno
è stato costellato da crisi di ansia e panico che ci hanno portato più volte al
Pronto Soccorso e altrettante volte ne
siamo usciti senza nessuna particolare diagnosi se non quella che…..la signora
è un po’ ansiosa.
L’ansia è stata la Signora che ha imperato in questo lungo
inverno.
L’utilizzo degli ansiolitici che in ospedale hanno
somministrato con così tanta leggerezza hanno creato degli scompensi da cui è
stato molto difficoltoso uscirne.
Ci sono stati momenti che abbiamo temuto un inizio di
demenza senile e anche peggio tanto era
forte la confusione mentale e le allucinazione che mia madre aveva
quotidianamente: ogni mattina vedeva sua madre e suo padre in casa che la
esortavano ad alzarsi e a fare delle cose; continuava imperterrita a confondere
me e mio fratello con sua sorella e suo fratello.
Crisi depressive una dietro l’altra e senso di prostrazione
fisica e mentale.
Abbiamo chiamato un geriatra per avere il suo parere.
Fortunatamente (si fa per dire) nelle due settimane di ricovero mia madre è
stata la donna più radiografata del mondo e tra i tanti esami c’era anche una
TAC al cervello da cui si evinceva chiaramente che il cervello di mia
madre sta più che bene.
Il medico ci ha detto subito di interrompere l’ansiolitico
che per un anziano è veleno e con tanta pazienza la situazione si è pian piano
stabilizzata. Confusione mentale azzerata, niente più allucinazioni, qualche
scivolone nell’ansia che però ora sta imparando a gestire con metodologie
diverse.
Resta un po’ di tristezza a cui mia madre era poco avvezza e
che ora domina un po’ le sue giornate.
Pian piano sta riprendendo a fare le cose che non riusciva
più a fare come cucinare.
Ora resta da affrontare, prima sarebbe stato impensabile
poterlo fare, la macchia sul polmone al quale
i medici che l’hanno visitata in questo periodo sembrano non dare così
tanta importanza.
E’ una macchia sulla parte esterna del polmone che non
intacca nessun organo vitale e che forse è lì da chissà quanto tempo. Il medico
di famiglia ci ha detto che spesso negli anziani si formano queste neoplasie
che però non hanno sviluppi veloci soprattutto a 85 anni.
Lei da quel punto di vista non ha nessun tipo di disturbo,
tosse o altro.
Ora che sta un po’ meglio dovrei fissarle un
appuntamento con una radiologa per farle
vedere tutta la cartella clinica e
decidere se è il caso di farle una terapia radiologica.
Io non so perché ma da questo punto di vista sono bloccata.
Ho paura di rompere quel fragile equilibrio che si è
instaurato dopo questi mesi di follia.
Ho paura che lei non abbia la forza psicologica di
affrontare un percorso che pur non invasivo la metterebbe comunque in ansia
Ho paura di fare più danno che beneficio (ma forse questo
dovrei lasciarlo decidere ai medici)
Ho paura di non avere io la forza di sopportare altro dolore
e tensioni.
La verità è questo inverno mi ha bloccato sotto molti punti
di vista e mi sto accorgendo che sto vivendo con una sorta di ansia e timore
per il futuro.
Mi sforzo ogni giorno di riportarmi al presente, al qui e
ora, ma non è per niente semplice.
Quello che sta succedendo anche fuori dal mio piccolo mondo
non aiuta ad avere fiducia, nemmeno nel presente.
Mai come in questo periodo sento un senso fortissimo di precarietà e
vulnerabilità.
Sarà solo stanchezza fisica e mentale? Non saprei dirlo ma
sicuramente so che mi manca quella joie de vivre che mi porterebbe fuori da
questi meccanismi cupi.
Un po’ di depressione? Mi verrebbe da pensarlo.
Quello che è certo è che devo riprendere a pensare un po’ a
me stessa e fare qualcosa che mi faccia stare bene. Sento il bisogno di
ritornare a quel posticino di pace dentro di me che so essere inattaccabile da
tutto quello che c’è fuori.
Ho bisogno di riprendere a meditare e a prendermi cura di me
sotto tanti punti di vista.
Ho bisogno di prendermi cura di me stessa per poter
prendermi cura degli altri con una maggiore forza e decisione.
Sono stanca ma ho bisogno di scrivere di me e della vita che
vorrei riprendere ad osservare mentre fluisce.
Ho bisogno di pensieri di vita pulsante!
In questi momenti ringrazio Dio di avermi dato una figlia
che ti riporta volente o nolente al flusso della vita. Senza di lei oggi sarei
persa e nello stesso tempo sono consapevole che la forza deve venire
Ma GRAZIE comunque a Dio, all’universo, agli angeli a
chiunque in questo momento mi stia guardando con uno sguardo d’amore e
comprensione .
E’ un post un po’ delirante lo so ma avevo bisogno di
scriverlo
Ti capisco...spesso lo scrivere di getto corrisponde ad una vera e propria terapia!
RispondiEliminaFaccio tanti auguri alla tua mamma e a te...per tutto!
Grazie di cuore Sontyna
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EliminaBentornata!
RispondiEliminaTi capisco tanto ho attraversato un periodo così nel2011 co in più il fatto che i miei genitori abitano a 450chilometri!
Bentornata, scrivi, inizia a sfogarti così, sappi che ti leggiamo e tante persone ti sono vicine
Emanuela
Grazie Emanuela, proverò a scrivere ed il bello di questo blog è che ogni volta che ci sono entrata ho sempre avvertito l'attenzione degli altri. E devo dire che fa bene.
EliminaSono felice di leggerti, spero che tu riesca a ritrovare un po' di tregua. Ti capisco anche la mia mamma (92 anni) ha una situazione sanitaria assai precaria ed instabile ed in questo periodo abbiamo fatto di tutto per rendere le sue giornate il più serene possibile, ma non è facile perchè ci siamo caricate di ansia e preoccupazioni. Ti abbraccio forte a presto <3
RispondiEliminaCiao cara amica di blog, con una certa discontinuità ci ritroviamo sempre. Io ti leggo anche se in questi ultimi mesi non ho avuto molto tempo e testa per commentare.
EliminaHai proprio ragione sul carico di ansia e preoccupazioni. E' una grande fatica essere figlie, madri e donne nello stesso momento. E' una fatica emotiva che a volte ti sfianca. Ma così è. A prestissimo
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