Quest’anno sta volgendo al termine.
Non parlo di Natale perché per me è da sempre (fatta
eccezione della mia infanzia) un periodo fatto di cose che non amo
particolarmente.
Mi guardo in giro e vedo cose di cui farei volentieri a
meno: corse ai regali, inviti anche da persone di cui francamente non ce ne
frega nulla nel resto dell’anno, un buonismo soffuso che più falso di così non
mi vengono in mente altri esempi, decorazioni e luci ad ogni angolo, previsioni
di abbuffate più o meno forzate, babbi
natali appesi da ogni parte.
Dite che la mia resistenza al natale sia una spia di una
depressione strisciante?
Mah, vorrebbe dire che sono depressa da decenni !
E' che io e il Natale non ci prendiamo proprio, soprattutto
nella sua esteriorità. Ogni tanto con la fantasia programmo un bel Natalino in un ashram anche
nazionale, con una bella meditazione di fondo.
Forse potrebbe diventare il
Natale più bello della mia vita.
Perché poi in fondo il significato, con la mia religiosità
così poco ortodossa e molto personale, io lo percepisco pure, e non a caso ho
iniziato il post con uno sguardo all’anno che finisce.
Natale per me ha un suo preciso significato di rinascita e
di rinnovamento interiore che ben si accompagna al più laico inizio dell’anno.
Questo 2013 è stato proprio faticoso per me, ho arrancato
tra salite e discese (più salite devo dire) però oggi mentre stavo andando dal
dentista mi sono ritrovata a riflettere sulle cose così dure che ho dovuto
affrontare e, pur ammettendo che sono state toste, mi sono resa conto di quanto
sono tosta io ad averle più o meno superate:
A febbraio c’è stata una caduta di mia madre che ci ha fatto
molto preoccupare sulla sua autonomia
A maggio abbiamo finalmente capito a cosa erano
riconducibili certi “svarioni” che mia madre aveva e per un pelo è stata
salvata da un infarto che si sta preannunciando. Questa cosa è stata
pesantissima per me e ha avuto ripercussioni anche nei mesi dopo. E’ la prima
volta che ho rischiato di perdere mia madre e non ero pronta (ammesso che si
possa essere pronti comunque)
A settembre ho affrontato l’inizio delle medie di mia figlia
con tutti i suoi problemini di disgrafia e disortografia. E’ stato un bel
cambiamento ma devo dare atto alla bimbetta che è una gran tosta e tuttora si
sta facendo un bel mazzo sui libri. Ogni mattina si sveglia ed è pervasa dal
suo solito ottimismo nonostante le oggettive difficoltà che incontra. Diciamo
che stiamo viaggiando su una media del sette e per noi è veramente un gran
successo se contiamo che è partita da una base non molto solida.
Già che c’ero ho anche convinto gli altri condomini a
cambiare amministratore, o meglio tutti erano convinti ma nessuno si muoveva,
ed ogni anno avevamo a che fare con un imbecille spocchioso ed arrogante. Bene, ne ho trovato
uno nuovo, anzi una nuova perché è donna, e già per questo sono sicura che le cose
cambieranno in meglio.
A ottobre ho affrontato la spesa e soprattutto i lavori per
attivare il riscaldamento autonomo in casa. Sono stati mesi in cui ho dovuto
decidere il sistema migliore, vagliare i preventivi, affrontare muri spaccati
ecc ecc. Ora è tutto a posto e funziona direi molto bene. Mi sento una regina
ad avere la possibilità di regolare il riscaldamento come meglio mi aggrada.
Peraltro io preferisco indossare un golf in più e mantenere la temperatura su
standard che si allontanano di parecchio da quelli delle fornaci. Con quello
centralizzato per me era una sofferenza unica.
A novembre,e prosegue anche a dicembre e poi a gennaio, sto
affrontando il mio piano di cura per
sistemare i denti. E’ sempre stato un argomento tabù per me e c’è voluto
un bello sforzo da parte mia decidere di andare dal dentista di cui ho un sacro terrore. A causa del
trattamento anticoagulante che faccio da
ormai 5 anni ho sempre rimandato questo appuntamento ma non potevo più
esimermi. Ai miei denti ci tengo e non ho voglia di perderli. Per cui oggi ho
iniziato con un dente da devitalizzare ed otturare, a voi sembrerà un inezia ma
io mi sento un eroe.
Vabbè queste sono le cose più grosse e difficili che ho
affrontato, ma stamattina mentre ci pensavo ho voluto cambiare il punto di
osservazione.
Mi sono successe delle sfighe quest’anno?
NO
Quest’anno ho tirato fuori una grande energia e “tostitudine”
e ho affrontato e superato parecchie prove che la vita mi ha presentato!
Sono orgogliosa di
quanto ho fatto anche se spero intimamente in un 2014 più rilassante.