mercoledì 11 dicembre 2013

Sono forte!

Quest’anno sta volgendo al termine.

Non parlo di Natale perché per me è da sempre (fatta eccezione della mia infanzia) un periodo fatto di cose che non amo particolarmente.

Mi guardo in giro e vedo cose di cui farei volentieri a meno: corse ai regali, inviti anche da persone di cui francamente non ce ne frega nulla nel resto dell’anno, un buonismo soffuso che più falso di così non mi vengono in mente altri esempi, decorazioni e luci ad ogni angolo, previsioni di abbuffate più o meno  forzate, babbi natali appesi da ogni parte.

Dite che la mia resistenza al natale sia una spia di una depressione strisciante?

Mah, vorrebbe dire che sono depressa da decenni !

E' che io e il Natale non ci prendiamo proprio, soprattutto nella sua esteriorità. Ogni tanto con la fantasia  programmo un bel Natalino in un ashram anche nazionale, con una bella meditazione di fondo.

 Forse potrebbe diventare il Natale più bello della mia vita.

Perché poi in fondo il significato, con la mia religiosità così poco ortodossa e molto personale, io lo percepisco pure, e non a caso ho iniziato il post con uno sguardo all’anno che finisce.
Natale per me ha un suo preciso significato di rinascita e di rinnovamento interiore che ben si accompagna al più laico inizio dell’anno.

Questo 2013 è stato proprio faticoso per me, ho arrancato tra salite e discese (più salite devo dire) però oggi mentre stavo andando dal dentista mi sono ritrovata a riflettere sulle cose così dure che ho dovuto affrontare e, pur ammettendo che sono state toste, mi sono resa conto di quanto sono tosta io ad averle più o meno superate:

A febbraio c’è stata una caduta di mia madre che ci ha fatto molto preoccupare sulla sua autonomia

A maggio abbiamo finalmente capito a cosa erano riconducibili certi “svarioni” che mia madre aveva e per un pelo è stata salvata da un infarto che si sta preannunciando. Questa cosa è stata pesantissima per me e ha avuto ripercussioni anche nei mesi dopo. E’ la prima volta che ho rischiato di perdere mia madre e non ero pronta (ammesso che si possa essere pronti comunque)

A settembre ho affrontato l’inizio delle medie di mia figlia con tutti i suoi problemini di disgrafia e disortografia. E’ stato un bel cambiamento ma devo dare atto alla bimbetta che è una gran tosta e tuttora si sta facendo un bel mazzo sui libri. Ogni mattina si sveglia ed è pervasa dal suo solito ottimismo nonostante le oggettive difficoltà che incontra. Diciamo che stiamo viaggiando su una media del sette e per noi è veramente un gran successo se contiamo che è partita da una base non molto solida.
Già che c’ero ho anche convinto gli altri condomini a cambiare amministratore, o meglio tutti erano convinti ma nessuno si muoveva, ed ogni anno avevamo a che fare con un imbecille  spocchioso ed arrogante. Bene, ne ho trovato uno nuovo, anzi una nuova perché è donna,  e già per questo sono sicura che le cose cambieranno in meglio.

A ottobre ho affrontato la spesa e soprattutto i lavori per attivare il riscaldamento autonomo in casa. Sono stati mesi in cui ho dovuto decidere il sistema migliore, vagliare i preventivi, affrontare muri spaccati ecc ecc. Ora è tutto a posto e funziona direi molto bene. Mi sento una regina ad avere la possibilità di regolare il riscaldamento come meglio mi aggrada. Peraltro io preferisco indossare un golf in più e mantenere la temperatura su standard che si allontanano di parecchio da quelli delle fornaci. Con quello centralizzato per me era una sofferenza unica.

A novembre,e prosegue anche a dicembre e poi a gennaio, sto affrontando il mio piano di cura per  sistemare i denti. E’ sempre stato un argomento tabù per me e c’è voluto un bello sforzo da parte mia decidere di andare dal dentista  di cui ho un sacro terrore. A causa del trattamento anticoagulante che faccio  da ormai 5 anni ho sempre rimandato questo appuntamento ma non potevo più esimermi. Ai miei denti ci tengo e non ho voglia di perderli. Per cui oggi ho iniziato con un dente da devitalizzare ed otturare, a voi sembrerà un inezia ma io mi sento un eroe.

Vabbè queste sono le cose più grosse e difficili che ho affrontato, ma stamattina mentre ci pensavo ho voluto cambiare il punto di osservazione.

Mi sono successe delle sfighe quest’anno?

NO

Quest’anno ho tirato fuori una grande energia e “tostitudine” e ho affrontato e superato parecchie prove che la vita mi ha presentato!


Sono orgogliosa  di quanto ho fatto anche se spero intimamente in un 2014 più rilassante.

giovedì 21 novembre 2013

Anna

Ho parlato di te un paio di post fa http://widepeak.wordpress.com/

Sono tornata spesso nel tuo blog anche se non scrivevi  più, e da lì attingevo forza  come pochi hanno saputo darmi.

Ieri ho letto la notizia che non avrei voluto leggere mai.

Da ieri sera ogni volta che chiamo mia figlia che ha il tuo stesso nome, mi si riempie il cuore di tristezza e dolcezza nello stesso tempo.

Dopo tanto soffrire riposati grande donna e manda alle tue bimbe e al tuo compagno tutta la luce che puoi...e sarà tantissima!

Non ti dimenticherò mai.

lunedì 11 novembre 2013

C'è amore nella vita.....degli altri!

Ho appena ricevuto una mail da un amica che si è finalmente fidanzata con una nuova compagna e hanno appena finito un week end romantico a Torino.

Il mio ex è a Ischia anche lui felicemente e romanticamente accompagnato.

Il mio capo, che si è separato a gennaio, ha trascorso un soave week end a Venezia con la mia ex migliore amica (vabbè questa è una storia lunga e forse ne ho anche accennato qui).

Io, sabato sera ero sotto uno spesso piumino a leggere un libro.

Giuro che ho pensato anche a loro e mi sono chiesta cosa mi sta succedendo.
Sono lontana anni luce dal desiderio di avere un coinvolgimento emotivo, ancora meno da uno fisico.
Mentre fino a poco tempo fa mi raccontavo che mi mancava avere una storia, un amore, ora mi sto pian piano persuadendo che io non ho voglia di avere una storia, un amore.

E’ come se in questo momento la mia vita fosse così piena da casini e problemi da affrontare da non avere energia, tempo e spazi per poter vivere altro.

Mi  chiedo se dietro a questo stato di cose c’è  una mancanza di desiderio totale oppure una linea piatta, un assenza di vitalità, un non riuscire a crearmi spazi per distrarmi.

Ora, so benissimo che le due ultime cose che ho citato sono assolutamente indipendenti dall’esistenza di un uomo al mio fianco, però ho proprio la sensazione interiore dell’apatia.

Fino a qualche mese fa mi ritrovavo in storielle più o meno serie, più fisiche che emotive ma che mi davano un “friccicore”, almeno di parvenza . Adesso manco quel tipo di rapporti mi attraggono.

Calma assoluta. Linea piatta.

Continuo a dirmi che è un momento e passerà, ma a me sembra che tutto permane.

Mi sto chiedendo quanto in questa apatia sia da ricondurre al lato fisico a al non-amore che provo verso me stessa in questo periodo.

Ho come l’impressione di avere toccato il fondo.

Mi vedo enorme, trascurata, non mi importa truccarmi o curarmi in generale, l’idea di prendere qualcosa di carino da indossare per apparire più curata mi devasta.

Non mi sto curando per niente e soprattutto non riesco a guardarmi troppo allo specchio.

Ho una percezione di me stessa (non so nemmeno se alterata o reale)  in cui mi sento una balena ma non riesco ad invertire la rotta.

Manca un vero amore verso me stessa, oppure semplicemente mi sto costruendo una bella corazza in modo tale da allontanare da me ogni possibile tentazione: poi alla fine sto parlando della stessa cosa.

E’ evidente che io debba cambiare direzione, mi sto facendo uno sgambetto da sola, sto entrando in un loop che riconosco essere molto pericoloso: più mangio e più ingrasso, più ingrasso e più metto distanza fra me e gli altri, poi mi sento sola, nascondo con il menefreghismo e mangio per consolarmi e farmi compagnia.

E’ prioritario spezzare questo giro perché io inizio a non sopportarmi più in questo modo.

Lo so che il mio nodo esistenziale è quello di essere amata e di rendermi amabile.
Lo so che a volte mi sembra che mai nessuno nella mia vita mi abbia detto “ti amo”. Tanti ti voglio bene ma i “ti amo” sono stati sempre seguito da mille giustificazioni.

Mi sembra di aver deciso di rinunciare definitivamente a questo amore così cercato e desiderato  creando una barriera insormontabile agli altri.

Una barriera di grasso e sgradevolezza che fa restare vicino a me solo chi realmente mi vuole bene ma che allontana gli altri che vogliono avvicinarsi.

E oltre tutto non rendo neanche la vita facile a chi mi ama.


Ho bisogno di rientrare in contatto con la mia parte più femminile e aperta verso gli altri, la femmina potente   e io so di cosa sto parlando, e io so che dentro di me c’è questa parte ma non riesco più a farla emergere. Più il tempo passa e più la seppellisco sotto strati di ciccia.

mercoledì 30 ottobre 2013

QUANTA VITA!

Un paio di giorni fa blogheggiando allegramente mi sono imbattuta in questo blog

http://widepeak.wordpress.com/

L'ho letto tutto d'un fiato, in ogni momento libero e non.
L'ho finito e purtroppo anche lei ha deciso di smettere di scrivere.
Sono rimasta senza parole

Quanta vita e quanta voglia di vivere in quelle pagine
Una donna straordinaria, umana e vera.
Una madre immensa

Porterò queste pagine nel mio cuore ogni qualvolta mi lamenterò della mia vita.

Sarà difficile dimenticarla, porta il nome di mia figlia.

Forse non incrocerai mai il mio blog ma voglio lasciarti scritto qui  che sei una GRANDISSIMA DONNA!

Un abbraccio e buona vita


venerdì 25 ottobre 2013

Figli

In una delle mie peregrinazioni su FB ho trovato questo  scritto di Natalia Ginzburg che mi ha colpito molto.
Lo posto qui nel caso qualche madre uguale a me, ovvero  ansiogena e rompipalle, passi da questa parte e lo voglia leggere.

Per me è stato molto stimolante leggerlo e spero che della saggezza di cui è intriso questo pezzo qualche goccia  entri in questa testaccia dura.

La parte finale mi trova molto d’accordo e soprattutto mi sento una donna fortunata in questo.
Ho una bimba che ha qualche difficoltà a stare al passo con gli altri, ma è profondamente tosta e soprattutto ama la vita profondamente e assolutamente in modo istintivo.

E’ una bambina positiva, ottimista e con un pensiero gentile per chi le sta accanto. Le cose che a lei piacciono l’aiutano ad essere una fonte continua di entusiasmo e gioia di vivere.


Buon week end

P.S. Il brano si trova qui

http://www.interruzioni.com/ginzburgscuola.htm

venerdì 18 ottobre 2013

Instabile

Qualche sera fa stavo parlando con il mio ex con cui ho un ottimo rapporto e non mi ricordo bene il discorso che stavamo facendo, quand’ecco  per fare una battuta, un paradosso  mi esce  una frase del genere “eh già perché io sono un po’ instabile!”.
Lui si ferma mi guarda e mi dice serio: “beh in effetti…tu sei un po’ instabile … emotivamente instabile..”
SILENZIO!
E il silenzio mi è restato dentro e quest’ultima frase mi sta risuonando da un po’ sempre dentro.
Perché in realtà ho fatto una timida autodifesa dicendo “si certo....emotivamente instabile? Io?  Oh come no” ma  lì si è fermato tutto.
Perché? Ma perché è vero!
Io sono effettivamente emotivamente instabile, alla continua ricerca di un punto di equilibrio, di una serenità interiore che sento sempre molto lontana. E ci sono momenti in cui mi sembra quasi impossibile poter raggiungere una qualsivoglia apparenza di serenità.
Ora, di una cosa sono certa : l’obiettivo principale è la ricerca di un punto di equilibrio e di una tranquillità interiore che mi permetta di affrontare con serenità tutte le cose che la vita mi offrirà nel bene e nel male.
Non credo di essere l’unica ad avere questo obiettivo, sia chiaro.
Ho fatto yoga, meditazione, reiki, viaggi sciamanici  e quant’altro  possa centrarmi ma, mi rendo conto, di essere sempre attratta dall’esterno e pertanto la centratura molto spesso va a farsi friggere.
Devo dire che il giorno in cui il tipo che  mi ha fatto notare la mia instabilità ha deciso di chiudere il nostro rapporto di coppia, mi è arrivata una mazzata non da poco al mio già logoro equilibrio.
La vita è decisamente cambiata da quel momento e ci sono stati periodi in cui ho avuto (e ancora ho) paura  ad affrontare la vita da sola, soprattutto quando ti rendi conto che non sei sola ma hai una bambina da crescere.
Se mi guardo indietro, però, devo riconoscere una forza di reazione notevole, alla mattina spesso mi sveglio con il sorriso sulle labbra, rido e scherzo anche quando ho la morte nel cuore, sono stata un bel po’ sfortunata in amore ma in questo periodo è l’ultimo dei miei problemi.
Poi ci sono momenti in cui vorresti affrontare la vita con un compagno al tuo fianco, vorresti ritornare a casa e riposarti la mente appoggiando la testa sulla spalla di qualcuno, vorresti lasciare il passo all’altro e riposarti, ti vorresti specchiare  negli occhi di un uomo che ami per sentirti più bella per essere certa di essere amata.
Il bisogno di essere amata, il solito grande nodo che esce e che spesso fa male.
E’ questo bisogno  profondo che a volte mi fa sentire instabile e in balia degli accadimenti.
Vorrei far sgorgare dal mio cuore più amore per me stessa affinchè non doverlo chiedere a nessun altro, è questo il punto.
Ci sono giorni in cui mi sento brutta, sporca e cattiva ed altri in cui mi sento orgogliosa di quello che sto facendo, di come sto camminando nonostante tutto.
Ci sono giorni in cui chiedo a gran voce di potermi innamorare e altri in cui preferisco esere sola per non dovermi fidare di un altro e sentirmi poi tradita.
Ci sono giorni in cui mi sento completamente inadeguata come madre, come figlia, come sorella e altri in cui mi assolvo dicendomi che cerco di fare tutto quanto mi è possibile per essere una persona migliore.
E infine ci sono giorni in cui contesto tutto quello che ho scritto finora.
Eh si sono decisamente instabile emotivamente, ma la vita ultimamente non è  stata semplice  e forse non lo è mai stata.

Nonostante tutto non smetto mai di pensare che domani in qualsiasi momento io possa trovare un luogo calmo e sicuro dove la mia irrequietezza troverà un po’ di riposo.

mercoledì 16 ottobre 2013

E CALDO SIA!

Finalmente ieri sera, dopo una settimana di andirivieni di operai, tecnici e quant’altro, i lavori per il riscaldamento autonomo sono  terminati.

E io ne sono ampiamente soddisfatta.

Oltre alla scelta del tipo di riscaldamento sono soddisfatta anche del controsoffitto in anticamera e corridoio per nascondere tutto l’impianto.

Quello che mi piace più di tutti è il pezzettino di controsoffitto che mi hanno fatto in sala sopra alla libreria che ho opportunamento illuminato con dei faretti incassati.
Temevo che l’abbassamento mi creasse una sensazione di oppressione e di chiuso ed invece la sensazione è più di “tana”, di un posto molto raccolto ed intimo, fin dall’entrata nell’appartamento.

MI PIACE!

Mi ricordo la sera prima dei lavori che guardavo i muri e il senso di sconforto mentre pensavo che sarebbe stata l’ultima volta che li vedevo così.
Ho letto da qualche parte che la casa rispecchia l’anima. Questa cosa l’ho capita bene il primo giorno di lavori quando anno iniziato a picconare i muri per farci i buchi.
Sono uscita perché non riuscivo a sentire i colpi.
Eppure ora, dopo tanto lavoro, polvere, rumore e disordine quello che ne è nato è diverso da prima ma decisamente migliore.

Prendo tutto ciò come una piccola grande lezione di vita.

Ma la cosa che ancora di più mi dà soddisfazione  è che, per la prima volta, in questa casa è la prima volta che decido da sola una ristrutturazione e l’ho portata avanti da sola nella scelta del sistema di riscaldamento, la ricerca del fornitore, la trattativa per l’acquisto ,l’organizzazione dei lavori, l’acquisto dei faretti ecc ecc. Tutto da sola e ne sono molto orgogliosa anche se durante il percorso avrei voluto qualcuno al mio fianco ad aiutarmi ma così è.
Ora piano piano dovrò pulire e riordinare (questa volta però mi faccio aiutare dalla signora delle pulizie) e  organizzare anche per l’imbiancatura……. magari riesco fare da sola anche questo.
Evvai, un problema risolto.


Altro scoglio che ho affrontato questa settimana è stata la visita dentistica di cui come ho detto tempo fa ho un vero e proprio terrore.
Oltre alla paura oggettiva,  il deterrente era il fatto che sono in terapia anticoagulante e questo comporta un po’ di modifiche di terapie in vista degli interventi.
Mi hanno rassicurato che non c’è bisogno e che l’importante è che sia nei range come valori.
Una certa attenzione (sospensione terapia, antibiotici ecc) va invece prestata in caso di Trattamento anticoagulante per motivi cardiaci (operazioni al cuore, valvole ecc)
Mi sono rivolta al reparto odontoiatrico del Niguarda (costi decisamente accessibili) dove già vado per la figlioletta (apparecchio).
Nei moduli riguardanti le info per la prima visita c’era questa domanda?
“siete nervosi e agitati riguardo la visita odontoiatrica?”    SI     NO
Allora il SI è stato circolettato, sbarrato, crocettato e sottolineato.

Così, giusto  per evitare fraintendimenti J

Ho qualche lavoro da fare e pian piano affronterò anche questo

giovedì 10 ottobre 2013

Teatro e varie

Ieri sera a teatro con due amiche.

Serata carina, prima aperitivo e poi un musical: Ghost.

Oggi mi sento molto “ghost”

Non si può andare a dormire all’una e poi svegliarsi alle 6.15 e fare una marea di cose prima di entrare in ufficio.

Praticamente scrivo questo post per non addormentarmi sulla scrivania.

Il  musical è carino anche se il terzetto protagonista (Molly, Sam e Karl) lascia un po’ a desiderare sia per quanto riguarda la voce che per la parte recitata.

L’attrice invece che interpretava Oda Mae è assolutamente fantastica: grandissima voce e grande personalità sul palco.

Oggi a casa stanno proseguendo i lavori per le pompe di calore.

Ho lasciato le chiavi dell’appartamento ben conscia che non c’è nulla da rubare, la cosa più di valore che ho è il televisore (di  valore si fa per dire, è ancora un modello con il tubo catodico) e se dovesse mancare, beh come dire, all’ora del telegiornale me ne accorgerei sicuramente.

Forse dovrei stare a casa a controllare i lavori ma mi sembra di essere d’intralcio e soprattutto mi prende malissimo  sentire battere sui muri per romperli.

Domani dovrebbero collaudare l’impianto e coprirlo con un controsoffitto in gesso.
Poi dopo il lavoro, con calma, chiederò al fornitore di mostrarmi bene il funzionamento ovviamente dopo aver attaccato lavatrice e forno.

Lui continua a sostenere che una volta a regime consuma pochissimo e non c’è bisogno di modificare il contatore.

Io continuo a sostenere il contrario e comunque vorrei riuscire a farmi un paio di zucchine ripiene al forno e magari portarmi avanti con una lavatrice, tutto questo senza che un paio di pinguini con la sciarpa mi facciano compagnia sul divano.


Attendo con ansia il fine lavori

mercoledì 9 ottobre 2013

Aggiornamento

Il post di Ottobre l'ho digitato settimana scorsa (tranne per la serata che è effettivamente oggi)  per cui devo fare un piccolo aggiornamento.

Le pompe di calore me le stanno installando in questi giorni e la mia povera casina oltre ad essere un pezzetto di groviera visto gli innumerevoli buchi e sommersa dalla polvere.


Quando termineranno i lavori mi toccherà pulire molto a fondo:

o prendo una settimana di ferie (impossibile) o dovrò ogni sera programmare la pulizia di un pezzetto di casa.......

Che fortuna avere acceso un mutuo  solo per un trilocale !!!! 


Ottobre

E’ ottobre ed io sono sopravvissuta al tanto temuto Settembre.

La situazione più o meno è questa:

Riscaldamento autonomo
Dopo mille ripensamenti, indecisioni, tira e molla, pareri sempre discordi, ho preso la mia decisione e settimana prossima mi installeranno le famigerate pompe di calore : caldo l’inverno e climatizzazione in estate (e dopo le ultime due estati in cui volevo tirarmi un colpo in testa dal caldo che faceva, solo per questo resta per me la soluzione migliore).

Figlia
Mia figlia ha iniziato le medie.
Il primo giorno, durante il viaggio di andata mi ha detto chiaramente che piuttosto che andare alle medie sarebbe tornata volentieri alla materna J
Oggi a quasi un mese dall’inizio, si alza alla mattina felice e contenta di andarci, esce entusiasta, si sta abituando ai nuovi compagni e anche con i compiti se la cava abbastanza bene. Nonostante qualche difficoltà a leggere e studiare tante pagine è una che il giovedì pomeriggio inizia a portarsi avanti con i compiti della settimana successiva.
Diciamo che emotivamente il discorso “medie” ha colpito più me che lei. Io sono sempre in affanno.
Mi sveglio circa mezz’ora prima del solito, cioè alle 6.15 e non mi sono ancora abituata. Alla sera ritorno stanca morta e in più devo controllare i compiti e sentire la lezione. A volte sento che per me è veramente troppo.
Ogni mattina mi impongo di stare calma e di non incitarla peggio di un caporale dei marines e ogni giorno sbrocco da qualche parte. Vabbè devo imparare a stare CALMA!

Tutte le altre cose che dovevo fare a settembre le ho portate tutte a compimento: acquisto libri, tessera del tram, carta d’identità, le prenotazioni per le visite dentistiche (persino per me, il 14 e sono già in iper tensione) ecc ecc.
Ovviamente ho già vagonate di impegni e cose da fare  ma, porcaccia la miseria, in tutte queste cose sto perdendo di vista me stessa.
Ho l’impressione di sopravvivere e non di vivere.
Una amica blogger (Renata) mi ha ricordato di recente l’importanza di RE-AGIRE e anche se comprendo benissimo il concetto faccio una fatica immensa a mettere in pratica il da farsi.

Allora, tra tutte gli elenchi TO DO che ho in giro vorrei inserirne uno anche per me:


  • Iniziare a pensare a come alimentarsi in modo più corretto in modo da controvertire l’andamento della bilancia.
  • Bere di più e me ne dimentico sempre
  • Inserire un po’ di esercizio fisico nella mia giornata (anche solo camminare)
  • Andare a letto presto la sera e concedermi 7/8 ore di sonno a notte … altrimenti non ce la posso fare!
  • Trovare da fare qualcosa (un hobby, un attività, una cosa tutta per me) che mi piace veramente e che mi fa stare bene (questa la trovo la cosa più difficile)
Dedicarmi almeno un ora di tempo al giorno solo a me stessa dove potermi prendere cura di questo corpaccione,  della mia stanca mente e del mio spirito tanto bistrattato ultimamente.

Altre cose vorrei inserire ma, ora,  mi sembra di scalare una montagna troppo alta.

Vorrei trovare anche un po’ di tempo per questo blog scarno, giusto per riordinarmi un po’ le idee.

Intanto oggi inizio a fare un passettino avanti e provvedo a farmi una seratina con due mie amiche per vedere l'anteprima del musical "GHOST".

Non è stato il film della mia vita per cui non anelavo al musical ma penso sia un buon modo per trascorrere una serata rilassante.

FINALMENTE!

Sono riuscita a risolvere il problema!
Grazie Renata per il supporto ma dovevo aggiornare il browser perchè il nuovo Windows che mi hanno installato andava in conflitto con il browser e non visualizzava correttamente il blog.

Insomma più o meno è questa la spiegazione ma l'importante è avercela fatta!


venerdì 4 ottobre 2013

richiesta

ma solo io faccio fatica a scrivere un post Non riesco a copiare e incollare messaggi preparati su word Mi sapete dire qualcosa?

giovedì 5 settembre 2013

Settembre

E’ arrivato settembre. E’ il mese del rientro e della ripresa dei normali ritmi . Questo è l’elenco delle cose che devo affrontare: • Terminare acquisto libri della cucciola che inizia la prima media • Inizia la prima media e devo mettere in piedi una organizzazione familiare (andare a prendere a scuola, pranzi pronti, compiti ecc) che manco all’ONU nei periodi di crisi lavorano tanto • Gestire le ansie della figlia relativo all’inizio della scuola… e naturalmente gestire anche le mie ansie • Prenotare le visite dentistiche per la fanciullina in previsione dell’apparecchio e sborsare subito 500 Euro • Prenotare anche una visita dentistica per me e mi sento male solo a scriverlo • Organizzare l’installazione delle pompe di calore a causa del cambio da riscaldamento centralizzato ad autonomo • Ricordarsi l’abbonamento ai mezzi pubblici della figlia che dalla fine di questo mese inizia a pagare visto che compie 11 anni • Fare la carta d’identità alla figlia perché altrimenti non può partire per il week end a Parigi con il padre • Oltre a tutto questo ho il mio solito lavoro e i miei impegni quotidiani nella norma . . . . . ……alla faccia della ripresa dei normali ritmi!!!

martedì 9 luglio 2013

Un peso

Ieri ho accompagnato mia figlia alla partenza per la colonia.
Ieri ho salutato una bambina felice come non mai per la possibilità di passare due settimane al mare con tre delle sue compagne di classe.
Ieri è iniziato il mio periodo, che durerà circa un mese, in cui ritorno con i ritmi e i tempi da single.
Tempi e ritmi che non ho mai dimenticato avendo trascorso buona parte della mia vita in questa condizione.
Quest’anno però mi sento diversa dal solito.
Sento sempre una sensazione strisciante di ansia e preoccupazione che temo mi possa avvelenare questo periodo.

Cerco di andare un po’ in profondità per capire ma non è cosa così semplice.
Ci sono momenti che mi sembra di non essere più così in contatto con me stessa, soprattutto nei momenti di forte stress come è stato questo periodo.

Sicuramente, rispetto agli anni scorsi sono molto più affaticata visto che non ho fatto la solita settimana di ferie a giugno e questo, per come mi conosco, è deleterio per me, è come avere  una lente scura davanti agli occhi: vedo tutto nero.

Un'altra cosa di cui  risento fortemente in questo periodo, è  il  post-infarto di mia madre.
Dopo l’ansia dei giorni immediatamente dopo l’operazione e la degenza ora sento che l’adrenalina è scesa e dentro sento una sottile paura, che qualcosa da un momento all’altro possa accadere e mi possa sconvolgere tutti gli equilibri.

Perché è così che mi sono sentita appena mi hanno chiamato in ospedale, dicendomi che stavano operando mia madre per una cosa molto grave. D’un tratto tutto sarebbe potuto cambiare, d’un tratto avrei potuto perdere mia madre e avrei dovuto affrontare una nuova vita, con nuovi impegni.

Ora dentro di me si affacciano varie emozioni:

. il sollievo perché tutto si è risolto al meglio
. l’ansia che possa succedere ancora qualcosa
. l’impotenza di riuscire ad avere un rapporto più intenso con mia madre nonostante abbia rischiato di perderla.

Ecco, è incredibile, ma i due punti negativi sono quelli che mi riempiono in questo momento, ma mentre il secondo lo lego all’imprevedibile, il terzo punto mi crea sensi di colpa giganteschi.

In questo momento all’incapacità di avere un rapporto disteso con lei, si aggiunge la paura/rabbia di vederla invecchiare. E’ una cosa che faccio fatica ad accettare.
Tantissime volte mi ritrovo a pensare a mia madre  immaginandomela come quando ero giovane e poi la vado a trovare e vedo un anziana signora, un po’ affaticata dai suoi acciacchi alle ginocchia e anche un po’ depressa e mi si stringe il cuore.

Dentro di me vorrei poterla aiutare, farle capire che può dare ancora qualcosa anche se fa fatica a camminare, che è ancora molto importante sia per me che per mio fratello, che è una persona a cui vogliamo un infinito di bene  perché ci è stata accanto in molti momenti della nostra vita, silenziosa e riservata come è nel suo carattere.

E invece tutto ciò esce in un modo strano, mi sento scostante, poco incline all’ascolto, cerco di minimizzare i suoi problemi forse per sollevarla ma temo, soprattutto, per una mia paura infantile di vedere la mia mamma che sta invecchiando e diventa sempre più fragile.
Mio fratello è sicuramente più presente, più costruttivo, più fattivo.

Io, mi sento immensamente piccola e immobile.

Poi a tutto questo si aggiunge anche qualche senso di colpa che sento nei confronti di mia figlia, perché tutti questi accumuli mi rendono nervosa nei suoi confronti, perché quando è partita una parte di me non vedeva l’ora che questo accadesse per poter riposare un po’ la testa, perché poi ieri sera quando sono tornata a casa e non l’ho vista mi sono sentita immediatamente triste.

Avrei voluto chiederle scusa di quest’ultimo periodo, e nulla mi toglie dalla mente, che le scuse oltre a lei dovrei rivolgerle soprattutto a quella “mia bambina” con cui io non riesco a fare pace, con cui non riesco a prendermi cura e che lascio sempre da sola ad affrontare cose più grandi di lei.

Inizio a pensare che non sia un caso che molte persone mi chiamino con il nome di mia figlia (anche quelle che non la conoscono) ed è ancora meno un caso che, spesso, quando penso tra me e me mi chiamo molto spesso con il nome di mia figlia.

Mi ricordo che durante l’analisi spesso il mio terapista mi chiamava con quel nome e io pensavo che si sbagliasse, poi un giorno come risposta alla mia protesta mi disse se pensavo veramente che lui si sbagliasse sempre. Mi disse che la mia bambina interiore cercava spesso di uscire e di farsi sentire ma che facevo di tutto per nasconderla.

Vorrei tanto prendere la mia bimba per mano, capirla, confortarla, farla ridere e divertire gioiosa.
Ho come l’impressione che il giorno in cui ci riuscirò, questa corazza di grasso che mi porto addosso si scioglierà.

Poco fa una mia amica mi ha chiesto se per il mio compleanno poteva regalarmi un mini corso di scrittura creativa . Lei sostiene che scrivere è una cosa che mi riesce bene e potrebbe divertirmi una cosa di questo genere.

Mi sono subito defilata dicendo che non posso organizzare cose in un futuro che non so come sarà, ho pensato poi che non potrei mai farcela (e vabbè allora?), e a che cosa potrebbe mai servirmi.

Ho pensato  tutte queste cose e mentre lo facevo capivo che stavo già cadendo nella solita trappola.

Quanto è faticoso vivere con leggerezza……temo che non ne sarò mai capace.


giovedì 4 luglio 2013

Il blog

Oggi sul Corriere on line mi è capitato di leggere una notizia che riguardava Silvia, l’ultima e una delle tante vittime di una violenza di una parte di uomini che non si rassegna al fatto che ci si può anche lasciare, civilmente, educatamente e ricordandosi il rispetto e l’amore che si è provato reciprocamente…..ma poi di quale amore si parla in questi casi?

Silvia era una blogger.

Aveva un blog dove poteva scrivere le sue emozioni e le sue paure, liberamente, senza essere spiata dal mostro.

Ho letto alcune pagine mentre stavo prendendo il primo caffè della giornata, e mi sono salite le lacrime agli occhi e lo stomaco si è chiuso.

Bellissime pagine che scavavano nel suo profondo.

Purtroppo scrivere non le ha salvato la vita, forse avrebbe dovuto fare altro, forse non ha potuto fare altrimenti, ma il pensiero che il suo blog le abbia regalato pochi attimi di libertà mi commuove.

In un blog puoi scrivere tutto quello che ti sfiora la mente ed il cuore e condividerlo con persone che non conosci ma che in qualche modo riesci a far vibrare all’unisono.

Il mio blog è segreto, nessuno di quelli che conosco possiede l’indirizzo, è tale rimarrà per sempre.

giovedì 27 giugno 2013

Tristezza, per favore vai via

In questo momento ho una malinconia che mi sta salendo dalla pancia, una di quelle sensazioni che non è semplice nemmeno da spiegare.
Sono appena tornata dal pranzo, e ho appena incontrato una mia collega che era a pranzo con il mio capo in attesa di partire per un evento sportivo che si terrà sulle Dolomiti.
Beh e da dove parte questa tristezza?

Diciamo che ci sono alcuni punti che differenziano quest’immagine che sembra così tranquilla.

Il mio capo è anche un amico che conosco da tantissimi anni e con cui c’è sempre stata una confidenza rilassata e tranquilla. Niente implicazioni amorose, per me è quasi come un fratello

La mia collega è stata fino a pochissimi mesi fa una delle mie migliori amiche, quelle con cui ti dici tutto, praticamente sorelle, le figlie della stessa età che si frequentavano, lei conosceva ogni mio pensiero, ogni emozione e storia che ho vissuto negli ultimi anni e le ho raccontato tantissimo della mia vita. Sapevo tutto di lei (o almeno credevo) e negli ultimi mesi la stavo sostenendo nella fine di una storia che assomigliava molto ad una storiaccia.

Pochi mesi fa lui  mi confessa che da circa un mese e  mezzo  era nata una storia tra di loro e che preferiva dirmelo lui prima che venissi a saperlo dai pettegolezzi.

Non mi aveva colto impreparata, alcune cose mi avevano già fatto pensare a questo  e mi ero anche detta che forse erano solo fantasie, la mia amica me ne avrebbe parlato sicuramente sapendo anche il legame che avevo con lui.

E invece no, lei se ne è guardata bene da parlarmene.

Non è facile scrivere di questa cosa, ma i rapporti da quel giorno si sono molto modificati.

A lui ho chiesto di non parlarmi mai di questa storia  perché non volevo essere coinvolta, perché nella storiaccia di cui parlavo prima lei aveva coinvolto una sua amica e ne era uscito un casino incredibile.

Lei l’ho affrontata a muso duro. Nonostante le sue lacrime e i suoi tentativi di spiegazione, che stava trovando il coraggio di parlarmene, che non voleva ma è successo tutto senza che lei se ne rendesse conto. Nonostante tutto questo, le ho ricordato le quattro storie che lei ha messo in piedi, nonostante la sua convivenza, e che ha raso al suolo dopo pochi mesi, le ho ricordato quanto sia vulnerabile e sempre alla ricerca di un sostegno esterno, le ho fatto presente che tutti questi “raggi di sole” che entravano nella sua vita li ha dissolti in pochi mesi e che mi faceva male il pensiero che potesse fare la stessa cosa anche con lui.

Ma soprattutto non ho accettato il fatto che non mi avesse minimamente fatto cenno di questa cosa che stava nascendo, mentre mi raccontava ogni minimo particolare di quello che stava accadendo nella sua ultima storia inviandomi addirittura fiumi di scambi mail intercorsi con il suo amante.

Ripenso a quanto mi sono prodigata per farla stare meglio, per darle coraggio, per confortarla quando invece lei se la stava già facendo con un altro che io conoscevo benissimo.

Non so,  tante altre brutte cose e ipocrisie sono successe dopo quell’incontro.
Io non riesco più a fidarmi di lei e non riesco più a parlare con lui perché non voglio che lei venga coinvolta anche indirettamente nelle mie cose.

Dopo gli ultimi eventi con mia madre lei mi ha scritto sms per avere notizie e dicendomi parole di conforto, salvo poi incontrarmi in giro in ufficio  evitando di salutarmi.

Era da un bel po’ che non pensavo più a queste cose e oggi vederli in mezzo ad altri colleghi facendo finta di niente mi ha fatto tornare alla mente alcune sensazioni provate e soprattutto a riconoscere una parte di me che è ancora di guardia e che sta controllando che lei non faccia scoppiare alcun casino.

Lui in questi mesi ha lasciato la moglie e i figli ed è andato a vivere da un'altra parte: come gran parte degli uomini ha avuto bisogno di un'altra per prendere questa decisione che stava maturando.

Lei non ho capito, e non intendo capirlo,  se finalmente ha chiuso la sua convivenza con un uomo che ha tradito in tutti i modi possibili e immaginabili.

Ci sono momenti in cui mi chiedo se non sono stata troppo dura, ho riprovato in questi mesi a mantenere un rapporto ma mi manca totalmente la fiducia, era come se avessi sempre un dubbio che si insinuava  nella mente ogni volta che lei mi raccontava qualcosa, sarà vero o sta nascondendo altro.

Basta!

Io voglio lasciare andare questa parte di me sentinella, voglio lasciare andare questa storia lontanissimo da me.

Mi sento triste e non è semplice per me approfondire questa sensazione.

In questo momento vorrei che nella mia vita ci fosse un emozione così forte da portarmi via da tante cose a cui non ho voglia di dedicare i miei  pensieri ed il mio cuore. Ma un emozione bella che mi faccia salire in alto e stare ad un livello di beatitudine e di solarità.


mercoledì 26 giugno 2013

Fatto!

mi sono cancellata!

Ho aperto le finestre e sto facendo cambiare l'aria, prima di sistemare e pulire.

In fin dei conti la filosofia dello spaceclearing riguarda un pò tutto!

Per ora mi sembra come se avessi perso un contatto importante (c'era una persona con cui c'era un rapporto fino a un pò di mesi fa).
Se lui ci tiene a me sa dove recuperarmi, in caso contrario è giusto che venga spazzato via con tutta la feccia.

Respiro

Vade retro chat

Gironzolando su FB mi sono imbattuta nel commento lasciato ad un amica che sta prendendo delle grandi decisioni sulla sua vita.
Ad una frase in cui lei si dimostrava grata di essere circondata da belle persone, il commento citava che lei era una bella persona e l’energia che emanava attirava a sé belle persone.

Mumble …..mumble…. mi chiedo quale tipo di energia stia emanando in questo periodo.

Sia chiaro nella mia vita circolano delle gran belle persone, ma tante anche che sarebbe meglio girare al largo, diciamo dei piccoli vampiri di energia.

Ultimamente, senza quasi rendermene conto ho fatto una sorta di pulizia di questi personaggi, ma quello che desidero di più è attrarre a me persone solari e positive.
Effettivamente non è che in questo periodo stia brillando proprio in positività.

Una cosa che devo assolutamente fare è disiscrivermi  da un social network che mi ha portato a conoscere tutti personaggi un po’ strani.

Ogni volta che lo apro mi chiedo che razza di gente gira in questi social network, poi mi soffermo un attimo e realizzo che io sono lì che sto navigando come gli altri.

Gran brutta cosa il desiderio di conoscere persone interessanti.

Devo ammettere che lì non è proprio il posto giusto.

La probabilità di conoscere qualcuno con un quoziente intellettivo vagamente  superiore ad una lombrico (senza offesa per gli animaletti)  è esattamente pari a quella di ritrovare una goccia di acqua dolce in mare.

Dato che la mia conversazione vorrebbe volare più in alto rispetto alla diatriba se sia meglio il perizoma o gli slip o altre amenità del genere……vado ora e mi tolgo immediatamente dal sito.

Let us keep in touch

venerdì 21 giugno 2013

mi sono accorta solo ora

che oggi è il primo giorno dell'estate!
Come alcuni sanno in molte tradizioni, oggi è il giorno giusto per buttare via le cose vecchie per dare spazio alle cose nuove.

Eccomi qui

A dieta...

Sfioriamo il primo punto della lunga lista

Capitolo Dieta

Devo dire che ci sono momenti nella vita in cui mi sono letteralmente stancata di scrivere queste due stramaledettissime parole: CAPITOLO DIETA!
Ecco questo è uno di quei casi lampanti che se non cambi lo stile di vita non riuscirai mai a raggiungere l’obiettivo di non scrivere più in nessun tipo di angoletto della tua vita: capitolo dieta.

Ho provato in ogni modo ad affrontare questo percorso, dietologo, ospedale, coercizione, permissivismo, auto ipnosi ma non c’è nulla da fare. Il cibo resta il mio più grande consolatore ormai da troppi anni.
Fino a qualche mese fa scrivevo su un forum dell’alimentazione, salvo accorgermi che più centravo i miei pensieri su questo argomento, più mi sforzavo di tenere un diario alimentare e più si scatenava la voglia di trasgredirlo.
Peraltro, leggere gli altri diari dove il peso era al centro di ogni pensiero e azione mi faceva sentire ancora più prigioniera di questo meccanismo infernale di trasgressione.
Risultato: ho deciso di smettere di scrivere e di concentrarmi sempre sul discorso grasso e ciccia.
Prima conseguenza: ho preso 5 kili!!!!!!!
Ho raggiunto il massimo storico e ho persino qualche problema a scriverlo (d’altro canto a cosa può servire al lettore saperlo).

Questo aspetto della mia vita mi sta creando non pochi problemi. Vediamo di elencarne qualcuno

-         non ho nessuna voglia di curarmi più del minimo indispensabile per essere socialmente accettabile e non inquinante per l’altra parte del genere umano

-         da tantissimo non sto facendo shopping per non affrontare il momento di verificare allo specchio come mi sta un capo o un accessorio

-         è da circa un anno che non mi sto truccando dicendo a destra e a sinistra che lo faccio solo per comodita! PALLE!!!! Non mi trucco semplicemente perché sono pigra e non ho voglia di costringermi allo specchio a vedere i miei occhi (che sono oggettivamente bellissimi) mentre lo sguardo sfugge un po’ più in basso dove due fianchi enormi troneggiamo e mi guardano sornioni

-         per lo stesso motivo da parecchio non vado a farmi un taglio decente ai miei capelli

Uno stile di vita sano e una cura più attenta della mia persona potrebbero aiutare a dare un cambio di rotta a questo declino.
Ma diciamocelo, quanto è difficile farlo realmente?

Però sono proprio stanca di vedermi così e di sentirmi goffa nelle varie situazioni.
In questo periodo dove si inizia a svestirsi mi pento amaramente di tutte quelle sere invernali  in cui mangiando mi sono detta “ma si dai, ci penseremo da domani”. Ogni anno vorrei essere diversa, più sana, più in forma ma non mi riesce mai.

Eppure lo so che ho bisogno di cambiare e di rinascere perché ci sono momenti che questo sentirmi grassa mi fa morire un po’ di più.

Bisognerebbe vedere la situazione da un altro punto di vista.
Spesso è proprio il contrario.
Una tristezza ed un vuoto interiore aumentano il desiderio di coprirsi di grasso per proteggersi dalle batoste della vita, ma l’immagine che il corpo mi rimanda è una potente spinta per rientrare nella tristezza e nel vuoto.
Domenica sarà una settimana che ho cercato di cambiare qualcosa, vedremo cosa  ne sarà di questo ennesimo tentativo.

Oltretutto, recentemente ho scoperto su FB il nominativo della moglie di un uomo con cui ho avuto una relazione di circa 7 anni mentre era sposato.

Sono andata a curiosare e ho fatto le seguenti riflessioni

-         la moglie in realtà è una ex moglie (questo lo sapevo già da un po’ ed è successo un paio d’anni dopo la fine della nostra storia
-         l’ex moglie che ha un anno più di me è in stragrandissima forma, è dimagrita molto, ed è estremamente elegante e curata
-         Ha il profilo pieno di sue foto e i suoi commenti sono belli, simpatici e acuti

Dopo aver riflettuto su queste cose ho chiuso FB e sono tornata ad affliggermi con le mie ciccie straripanti, quand’ecco che stamattina mi accorgo che, senza farlo volontariamente, ho richiesto la sua amicizia.

Ma si può essere  così rimbambite???

La cosa più assurda è che lei l’ha pure accettata!

Io ho sempre avuto il presentimento che lei lo sapesse, ed il presentimento in alcuni momenti è diventato certezza.

Vabbè vediamo il lato positivo della vicenda, può essere uno sprone per fare meglio e poi alla fine anche se non ce lo siamo mai dette, una certa simpatia e stima fra noi due è corsa sotterranea.

Ci sentiamo presto e magari torniamo anche sull’argomento

Let us keep in touch!!!

Riapro la porta!

Mamma mia ma da quanto tempo è che non vengo più qui a scrivere?
Troppo.
Ho provato ad aprire un nuovo blog ma con scarsi risultati per mancanza di tempo, per mancanza di materiale e soprattutto per mancanza di voglia di aggiornarlo.
Ultimamente, la lettura di alcuni blog mi hanno fatto venire voglia di riprendere a scrivere anche se rileggendo gli ultimi post mi sovviene un pensiero.
Ma è una mia impressione o nella mia vita non cambia mai niente?
Rileggo e trovo i soliti vecchi problemi, dieta che è una lotta di una vita, spaceclearing che un'altra battaglia  persa in partenza, vita sentimentale con uomini che appaiono e che faccio sparire manco fossi Houdini in gonnella.

Vabbè  dai proviamo a ricominciare questo post con un po’ più di positivita.

Cambio innanzitutto il look e ne metto uno un po’ più energetico
Credo sia il caso di non usare più termini come lotta o battaglia, altrimenti parto sconfitta già da subito.
I temi saranno probabilmente ancora quelli ma sono anche loro parte della mia vita.

Riprendo a scrivere per il piacere di scrivere: è un piacere che mi è ritornato soprattutto leggendo un libro che mi ha coinvolto tantissimo





E’ la prima volta che mi accade leggendo un libro, sentire questa voglia di mettere nero su bianco i miei pensieri. Aldilà della storia che mi ha tenuto agganciata giorno e notte, il modo di scrivere di questa scrittrice mi ha tolto alcune barriere di censura che si alzavano nella mia mente ogni volta che dovevo esprimere un sentimento o un emozione.

Devo dire che da circa un anno sto leggendo tantissimo, un libro via l’altro ed è un piacere molto più intenso di prima.

Proverò a dedicare un po’ di post ai vari e soliti temi della mia vita con un pensiero di fondo: per cambiare il modo di vivere, credo si debba iniziare a cambiare le piccole cose che facciamo quotidianamente, sempre quelle e sempre nel solito modo.

Recentemente mi sono accorta quanta energia porta, fare dei piccoli cambiamenti nelle nostre abitudini: forse all’inizio spiazzano ma poi portano nuova linfa vitale.

E’ un momento di grande stanchezza dovuta al fatto che in quest’ultimo mese ho rischiato di perdere la mia mamma.
Un inizio di infarto, che grazie al tempestivo intervento di mio fratello, è stato bloccato e risanato ma avrebbe potuto essere fatale.
Per un mese ho vissuto tra casa, ufficio e ospedale con pochi pensieri per me stessa.
Ora mia mamma è a casa e sta proprio bene e mi sono resa conto come le prove più difficili aprano delle nuove prospettive e rendono il cuore più aperto.

Fra un paio di settimane anche mia figlia inizierà i suoi vari campus fuori Milano e forse sarà un buon momento per fermarmi a pensare un po’ a me stessa.

Let us keep in touch!

mercoledì 2 gennaio 2013

Mi fermo

Non sto a dilungarmi ma dato che i "quattro lettori" del mio blog sono tutte persone reali e virtuali a cui tengo, volevo informarvi del mio nuovo indirizzo http://unpassosolo.blogspot.it/
E' un piccolo proponimento del nuovo anno e spero di poterlo mantenere a lungo.

Spero di leggervi al nuovo indirizzo!