venerdì 21 giugno 2013

Riapro la porta!

Mamma mia ma da quanto tempo è che non vengo più qui a scrivere?
Troppo.
Ho provato ad aprire un nuovo blog ma con scarsi risultati per mancanza di tempo, per mancanza di materiale e soprattutto per mancanza di voglia di aggiornarlo.
Ultimamente, la lettura di alcuni blog mi hanno fatto venire voglia di riprendere a scrivere anche se rileggendo gli ultimi post mi sovviene un pensiero.
Ma è una mia impressione o nella mia vita non cambia mai niente?
Rileggo e trovo i soliti vecchi problemi, dieta che è una lotta di una vita, spaceclearing che un'altra battaglia  persa in partenza, vita sentimentale con uomini che appaiono e che faccio sparire manco fossi Houdini in gonnella.

Vabbè  dai proviamo a ricominciare questo post con un po’ più di positivita.

Cambio innanzitutto il look e ne metto uno un po’ più energetico
Credo sia il caso di non usare più termini come lotta o battaglia, altrimenti parto sconfitta già da subito.
I temi saranno probabilmente ancora quelli ma sono anche loro parte della mia vita.

Riprendo a scrivere per il piacere di scrivere: è un piacere che mi è ritornato soprattutto leggendo un libro che mi ha coinvolto tantissimo





E’ la prima volta che mi accade leggendo un libro, sentire questa voglia di mettere nero su bianco i miei pensieri. Aldilà della storia che mi ha tenuto agganciata giorno e notte, il modo di scrivere di questa scrittrice mi ha tolto alcune barriere di censura che si alzavano nella mia mente ogni volta che dovevo esprimere un sentimento o un emozione.

Devo dire che da circa un anno sto leggendo tantissimo, un libro via l’altro ed è un piacere molto più intenso di prima.

Proverò a dedicare un po’ di post ai vari e soliti temi della mia vita con un pensiero di fondo: per cambiare il modo di vivere, credo si debba iniziare a cambiare le piccole cose che facciamo quotidianamente, sempre quelle e sempre nel solito modo.

Recentemente mi sono accorta quanta energia porta, fare dei piccoli cambiamenti nelle nostre abitudini: forse all’inizio spiazzano ma poi portano nuova linfa vitale.

E’ un momento di grande stanchezza dovuta al fatto che in quest’ultimo mese ho rischiato di perdere la mia mamma.
Un inizio di infarto, che grazie al tempestivo intervento di mio fratello, è stato bloccato e risanato ma avrebbe potuto essere fatale.
Per un mese ho vissuto tra casa, ufficio e ospedale con pochi pensieri per me stessa.
Ora mia mamma è a casa e sta proprio bene e mi sono resa conto come le prove più difficili aprano delle nuove prospettive e rendono il cuore più aperto.

Fra un paio di settimane anche mia figlia inizierà i suoi vari campus fuori Milano e forse sarà un buon momento per fermarmi a pensare un po’ a me stessa.

Let us keep in touch!

2 commenti:

  1. E' vero dopo un episodio importante nella tua vita dove tutto è passato in seconda linea ed ha cancellato le ubbie e le fisime del quotidiano, ci si sente più aperti, perché le ubbie e le fisime non hanno avuto il potere di catalizzare i nostri pensieri rivolti al problema prioritario.
    Fai bene a prender la palla al balzo.
    Per il resto anche il più grande viaggio inizia con un piccolo passo.
    Let us keep in touch, girl!! : )

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  2. Ciao Renata
    bello rileggerti sul mio blog
    io non ho mai smesso di leggere il tuo e come mi hai scritto nell'altro messaggio.....è una dura lotta sorella
    Un grandissimo abbraccio

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