mercoledì 14 marzo 2012

secondo problema da risolvere

Mia figlia ha un problema legato all’attenzione.
A novembre gli insegnanti ci hanno segnalato questa sua incapacità di reggere l’attenzione e soprattutto una sua incapacità a trattenere quello che apprende.
Negli scorsi anni ci avevano comunicato dei disagi ma li avevano presi sotto gamba, quest’anno addirittura ipotizzano problemi neurologici.
Ora, io sono una madre attenta ma non particolarmente apprensiva e sinceramente gradirei anche gli insegnanti usassero un po’ di più la capoccia prima di riempirsi la bocca con  “problemi neurologici”.
Al colloquio con gli insegnanti è venuta anche mia suocera che è psicologa e che era curiosa di capire cosa s’intende per problemi neurologici.
Da quanto emerso dagli insegnanti ci sembra che il problema sia su un altro livello: credo che mia figlia abbia un’insufficiente autostima, un’insicurezza emotiva che le fa pensare di non essere all’altezza degli altri suoi coetanei.
In ogni caso, da Gennaio stiamo affrontando un percorso al Besta di Milano per capire meglio cosa stia accadendo nel suo testolino.
Sta facendo dei colloqui con una psicologa e delle prove con un insegnante interna del Besta.
Il 20 marzo concluderà questi incontri e poi verrà completato il quadro della situazione da parte di una neuropsichiatra infantile. Alla fine ci sarà un colloquio con gli insegnanti.
Questo iter lo sto seguendo perché per me è prioritario essere di supporto a mia figlia per aiutarla a stare bene con sé stessa ma una parte di me è affacciata a vedere l’evolversi della situazione, anche perché quella stessa parte di me è convinta che ci sia qualcosa che mi quadra poco negli insegnanti e nel metodo di studio.

Beh ovviamente anche se non sono particolarmente apprensiva un po’ di  preoccupazione la sento e non riesco ancora bene a codificare quello che provo dentro.

Ci sono due emozioni che affiorano e che vorrei fermare qui:

Ammirazione e commozione per questa mia bambina che alla tenera età di 9 anni affronta  questo percorso con leggerezza e tranquillità. Esce da colloqui estenuanti  di due ore con la psicologa con il sorriso sul suo visetto dicendomi quanto si è divertita, mentre se la psicologa mi dice di darle subito la merenda perché ha bisogno di energia dopo il lavoro pesante svolto.

Senso di colpa…..si vabbè sono una madre sai che novità! Eppure mi sento in  colpa per tutte le volte che ho perso le staffe con lei, per tutte le volte che ho mostrato la mia parte meno luminosa e paziente.
Ci sono momenti che mi sento l’unica responsabile della sua insicurezza emotiva. Ogni giorno decido di essere migliore ma sono un essere umano e in quanto tale molto fallibile.

Come si può evincere da questo post e dal precedente, non è proprio un periodo semplice e lineare, ci sono questi due problemi grossi da affrontare oltre agli innumerevoli piccoli intoppi quotidiani.

Il lato postivo? Li affronto!

9 commenti:

  1. Mi pare che la tua analisi non faccia una piega. Sei una mamma che cerca di essere attenta e affettuosa, sei una donna che sta cercando di volersi bene .... strade impervie ma non impossibili !

    RispondiElimina
  2. Mia cara Maria, ti prego datti pace!
    Se esce con il sorriso dopo due ore di psicologa, vuol dire che è grata per il "contatto" diretto d'attenzione che attira. Quindi per far crescere la sua autostima, esci con lei, magari a farle comprare una maglietta, o un paio di calzettoni particolari, un fermaglio: per farle sentire che ci tieni che lei stia bene con se stessa e sia sicura del tuo appoggio.
    Trattala da bambina, ma concediti con lei un pomeriggio o una sera in pizzeria da sole. Oppure fai venire la pizza a casa e mettetevi davanti alla tele a ridere per i cartoni animati od un film buffo.
    Devi farle sentire che ci sei, anche se non sei perfetta, spiegale che stai lavorando per migliorare e che continui il tuo percorso. Che di tutte le tue insicurezze, hai una grandissima certezza : LE VUOI BENE e ci sarai sempre per lei!
    Probabilmente è un periodo di crescita forse "sviluppo" (?) vedrai che passerà.
    Falle fare anche gli esami del sangue ! un controllo non fa mai male!

    Fa già sport ???
    Di solito apre alla socializzazione: so che avrai poco tempo per portarla ed andarla a prendere, ma forse la nonna ti potrà dare una mano ???

    Auguri: so cosa vuol dire, conosco il senso di colpa e d'inadeguatezza, mia figlia ebbe problemi da piccolissima aveva 4 anni. Poi con calma abbiamo serrato le fila e compreso cosa non andava e l'abbiamo aiutata ad uscirne!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Cara Renata, parte delle cose che mi consigli già le faccio ma si può sempre migliorare. Esami del sangue? cioè? ci può essere la carenza di qualche cosa?
      Per quanto riguarda lo sport, nei miracoli che una madre che lavora a tempo pieno fa c'è pure quello: Anna pratica tennis una volta la settimana (l'ha scelto lei perchè le piace molto) ed in generale è una sportivona. Le piace nuotare, pattinare sul ghiaccio insomma non si fa mancare nulla anche se la portiamo in piscina ed in pista nei week end per motivi di tempo.
      Stiamo facendo il possibile per aiutare Anna a trovare sicurezza in sè stessa e, anche se siamo separati, in questa cosa il padre è molto presente e siamo molto uniti nel farlo.
      Per cui come dici tu: serriamo le fila
      Un abbraccio

      Elimina
  3. Mi dispiace leggere di questi ulteriori problemi con la tua bimba! Credo sia normale avere sensi di colpa come madre, tuttavia il genitore perfetto non esiste! e forse non sarebbe neanche il migliore! :-)
    In un senso o nell'altro, la terapia cmq le servira' sempre e sara' sempre un grande strumento per lei.
    E' come se entrambe stiate inziando un viaggio assieme, anche se su fronti diversi! :-)
    Un grande abbraccio e un ancora piu' grande in bocca al lupo!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. In famiglia la terapia è un must! sia il padre che io abbiamo fatto percorsi in tal senso e per cui sappiamo quanto sia importante.
      Grazie mille e un abbraccio anche a te

      Elimina
  4. Concordo con Renata praticamente su tutto e da quello che scrivi ti ribadisco: "datti pace". Fai, fate tanto per questa bimba ed il suo sorriso dopo la terapia deve rassicurarti. Lavorando con i bambini di età molto simile a quella di Anna, ti dico che ci sono periodo in cui sembrano non prestare attenzione. Sono per l'appunto periodi, ma tutto quello che sta facendo potrà tranquillizzarti maggiormente.
    Pensavo di aver commentato il post precedente: che testa! Lo faccio ora augurandoti un grandissimo in bocca al lupo :***

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E' stato sempre il mio problema, non riuscire a darmi pace.
      E' una cosa che quando la faccio me la devo imporre :-)

      Crepi il lupo!

      Elimina
  5. Io ricordo che da piccola mi davano l'acutil fosforo! e mi facevano gli esami (ero anemica) ma penso che se parli con il medico di base, ti saprà dare un'indicazione più precisa.

    in bocca al lupo e un grandissimo abbraccio!

    RispondiElimina