giovedì 27 giugno 2013

Tristezza, per favore vai via

In questo momento ho una malinconia che mi sta salendo dalla pancia, una di quelle sensazioni che non è semplice nemmeno da spiegare.
Sono appena tornata dal pranzo, e ho appena incontrato una mia collega che era a pranzo con il mio capo in attesa di partire per un evento sportivo che si terrà sulle Dolomiti.
Beh e da dove parte questa tristezza?

Diciamo che ci sono alcuni punti che differenziano quest’immagine che sembra così tranquilla.

Il mio capo è anche un amico che conosco da tantissimi anni e con cui c’è sempre stata una confidenza rilassata e tranquilla. Niente implicazioni amorose, per me è quasi come un fratello

La mia collega è stata fino a pochissimi mesi fa una delle mie migliori amiche, quelle con cui ti dici tutto, praticamente sorelle, le figlie della stessa età che si frequentavano, lei conosceva ogni mio pensiero, ogni emozione e storia che ho vissuto negli ultimi anni e le ho raccontato tantissimo della mia vita. Sapevo tutto di lei (o almeno credevo) e negli ultimi mesi la stavo sostenendo nella fine di una storia che assomigliava molto ad una storiaccia.

Pochi mesi fa lui  mi confessa che da circa un mese e  mezzo  era nata una storia tra di loro e che preferiva dirmelo lui prima che venissi a saperlo dai pettegolezzi.

Non mi aveva colto impreparata, alcune cose mi avevano già fatto pensare a questo  e mi ero anche detta che forse erano solo fantasie, la mia amica me ne avrebbe parlato sicuramente sapendo anche il legame che avevo con lui.

E invece no, lei se ne è guardata bene da parlarmene.

Non è facile scrivere di questa cosa, ma i rapporti da quel giorno si sono molto modificati.

A lui ho chiesto di non parlarmi mai di questa storia  perché non volevo essere coinvolta, perché nella storiaccia di cui parlavo prima lei aveva coinvolto una sua amica e ne era uscito un casino incredibile.

Lei l’ho affrontata a muso duro. Nonostante le sue lacrime e i suoi tentativi di spiegazione, che stava trovando il coraggio di parlarmene, che non voleva ma è successo tutto senza che lei se ne rendesse conto. Nonostante tutto questo, le ho ricordato le quattro storie che lei ha messo in piedi, nonostante la sua convivenza, e che ha raso al suolo dopo pochi mesi, le ho ricordato quanto sia vulnerabile e sempre alla ricerca di un sostegno esterno, le ho fatto presente che tutti questi “raggi di sole” che entravano nella sua vita li ha dissolti in pochi mesi e che mi faceva male il pensiero che potesse fare la stessa cosa anche con lui.

Ma soprattutto non ho accettato il fatto che non mi avesse minimamente fatto cenno di questa cosa che stava nascendo, mentre mi raccontava ogni minimo particolare di quello che stava accadendo nella sua ultima storia inviandomi addirittura fiumi di scambi mail intercorsi con il suo amante.

Ripenso a quanto mi sono prodigata per farla stare meglio, per darle coraggio, per confortarla quando invece lei se la stava già facendo con un altro che io conoscevo benissimo.

Non so,  tante altre brutte cose e ipocrisie sono successe dopo quell’incontro.
Io non riesco più a fidarmi di lei e non riesco più a parlare con lui perché non voglio che lei venga coinvolta anche indirettamente nelle mie cose.

Dopo gli ultimi eventi con mia madre lei mi ha scritto sms per avere notizie e dicendomi parole di conforto, salvo poi incontrarmi in giro in ufficio  evitando di salutarmi.

Era da un bel po’ che non pensavo più a queste cose e oggi vederli in mezzo ad altri colleghi facendo finta di niente mi ha fatto tornare alla mente alcune sensazioni provate e soprattutto a riconoscere una parte di me che è ancora di guardia e che sta controllando che lei non faccia scoppiare alcun casino.

Lui in questi mesi ha lasciato la moglie e i figli ed è andato a vivere da un'altra parte: come gran parte degli uomini ha avuto bisogno di un'altra per prendere questa decisione che stava maturando.

Lei non ho capito, e non intendo capirlo,  se finalmente ha chiuso la sua convivenza con un uomo che ha tradito in tutti i modi possibili e immaginabili.

Ci sono momenti in cui mi chiedo se non sono stata troppo dura, ho riprovato in questi mesi a mantenere un rapporto ma mi manca totalmente la fiducia, era come se avessi sempre un dubbio che si insinuava  nella mente ogni volta che lei mi raccontava qualcosa, sarà vero o sta nascondendo altro.

Basta!

Io voglio lasciare andare questa parte di me sentinella, voglio lasciare andare questa storia lontanissimo da me.

Mi sento triste e non è semplice per me approfondire questa sensazione.

In questo momento vorrei che nella mia vita ci fosse un emozione così forte da portarmi via da tante cose a cui non ho voglia di dedicare i miei  pensieri ed il mio cuore. Ma un emozione bella che mi faccia salire in alto e stare ad un livello di beatitudine e di solarità.


3 commenti:

  1. liberati dal senso di rabbia che senti, quasi di tradimento

    a volte abbiamo troppe aspettative nei confronti degli altri, diamo loro un'importanza che in realtà vantano ma non hanno/danno.

    scuoti la polvere dagli stivali e continua il tuo cammino!!!! :D
    buon week-end!!! Renata

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