giovedì 21 novembre 2013

Anna

Ho parlato di te un paio di post fa http://widepeak.wordpress.com/

Sono tornata spesso nel tuo blog anche se non scrivevi  più, e da lì attingevo forza  come pochi hanno saputo darmi.

Ieri ho letto la notizia che non avrei voluto leggere mai.

Da ieri sera ogni volta che chiamo mia figlia che ha il tuo stesso nome, mi si riempie il cuore di tristezza e dolcezza nello stesso tempo.

Dopo tanto soffrire riposati grande donna e manda alle tue bimbe e al tuo compagno tutta la luce che puoi...e sarà tantissima!

Non ti dimenticherò mai.

lunedì 11 novembre 2013

C'è amore nella vita.....degli altri!

Ho appena ricevuto una mail da un amica che si è finalmente fidanzata con una nuova compagna e hanno appena finito un week end romantico a Torino.

Il mio ex è a Ischia anche lui felicemente e romanticamente accompagnato.

Il mio capo, che si è separato a gennaio, ha trascorso un soave week end a Venezia con la mia ex migliore amica (vabbè questa è una storia lunga e forse ne ho anche accennato qui).

Io, sabato sera ero sotto uno spesso piumino a leggere un libro.

Giuro che ho pensato anche a loro e mi sono chiesta cosa mi sta succedendo.
Sono lontana anni luce dal desiderio di avere un coinvolgimento emotivo, ancora meno da uno fisico.
Mentre fino a poco tempo fa mi raccontavo che mi mancava avere una storia, un amore, ora mi sto pian piano persuadendo che io non ho voglia di avere una storia, un amore.

E’ come se in questo momento la mia vita fosse così piena da casini e problemi da affrontare da non avere energia, tempo e spazi per poter vivere altro.

Mi  chiedo se dietro a questo stato di cose c’è  una mancanza di desiderio totale oppure una linea piatta, un assenza di vitalità, un non riuscire a crearmi spazi per distrarmi.

Ora, so benissimo che le due ultime cose che ho citato sono assolutamente indipendenti dall’esistenza di un uomo al mio fianco, però ho proprio la sensazione interiore dell’apatia.

Fino a qualche mese fa mi ritrovavo in storielle più o meno serie, più fisiche che emotive ma che mi davano un “friccicore”, almeno di parvenza . Adesso manco quel tipo di rapporti mi attraggono.

Calma assoluta. Linea piatta.

Continuo a dirmi che è un momento e passerà, ma a me sembra che tutto permane.

Mi sto chiedendo quanto in questa apatia sia da ricondurre al lato fisico a al non-amore che provo verso me stessa in questo periodo.

Ho come l’impressione di avere toccato il fondo.

Mi vedo enorme, trascurata, non mi importa truccarmi o curarmi in generale, l’idea di prendere qualcosa di carino da indossare per apparire più curata mi devasta.

Non mi sto curando per niente e soprattutto non riesco a guardarmi troppo allo specchio.

Ho una percezione di me stessa (non so nemmeno se alterata o reale)  in cui mi sento una balena ma non riesco ad invertire la rotta.

Manca un vero amore verso me stessa, oppure semplicemente mi sto costruendo una bella corazza in modo tale da allontanare da me ogni possibile tentazione: poi alla fine sto parlando della stessa cosa.

E’ evidente che io debba cambiare direzione, mi sto facendo uno sgambetto da sola, sto entrando in un loop che riconosco essere molto pericoloso: più mangio e più ingrasso, più ingrasso e più metto distanza fra me e gli altri, poi mi sento sola, nascondo con il menefreghismo e mangio per consolarmi e farmi compagnia.

E’ prioritario spezzare questo giro perché io inizio a non sopportarmi più in questo modo.

Lo so che il mio nodo esistenziale è quello di essere amata e di rendermi amabile.
Lo so che a volte mi sembra che mai nessuno nella mia vita mi abbia detto “ti amo”. Tanti ti voglio bene ma i “ti amo” sono stati sempre seguito da mille giustificazioni.

Mi sembra di aver deciso di rinunciare definitivamente a questo amore così cercato e desiderato  creando una barriera insormontabile agli altri.

Una barriera di grasso e sgradevolezza che fa restare vicino a me solo chi realmente mi vuole bene ma che allontana gli altri che vogliono avvicinarsi.

E oltre tutto non rendo neanche la vita facile a chi mi ama.


Ho bisogno di rientrare in contatto con la mia parte più femminile e aperta verso gli altri, la femmina potente   e io so di cosa sto parlando, e io so che dentro di me c’è questa parte ma non riesco più a farla emergere. Più il tempo passa e più la seppellisco sotto strati di ciccia.

mercoledì 30 ottobre 2013

QUANTA VITA!

Un paio di giorni fa blogheggiando allegramente mi sono imbattuta in questo blog

http://widepeak.wordpress.com/

L'ho letto tutto d'un fiato, in ogni momento libero e non.
L'ho finito e purtroppo anche lei ha deciso di smettere di scrivere.
Sono rimasta senza parole

Quanta vita e quanta voglia di vivere in quelle pagine
Una donna straordinaria, umana e vera.
Una madre immensa

Porterò queste pagine nel mio cuore ogni qualvolta mi lamenterò della mia vita.

Sarà difficile dimenticarla, porta il nome di mia figlia.

Forse non incrocerai mai il mio blog ma voglio lasciarti scritto qui  che sei una GRANDISSIMA DONNA!

Un abbraccio e buona vita


venerdì 25 ottobre 2013

Figli

In una delle mie peregrinazioni su FB ho trovato questo  scritto di Natalia Ginzburg che mi ha colpito molto.
Lo posto qui nel caso qualche madre uguale a me, ovvero  ansiogena e rompipalle, passi da questa parte e lo voglia leggere.

Per me è stato molto stimolante leggerlo e spero che della saggezza di cui è intriso questo pezzo qualche goccia  entri in questa testaccia dura.

La parte finale mi trova molto d’accordo e soprattutto mi sento una donna fortunata in questo.
Ho una bimba che ha qualche difficoltà a stare al passo con gli altri, ma è profondamente tosta e soprattutto ama la vita profondamente e assolutamente in modo istintivo.

E’ una bambina positiva, ottimista e con un pensiero gentile per chi le sta accanto. Le cose che a lei piacciono l’aiutano ad essere una fonte continua di entusiasmo e gioia di vivere.


Buon week end

P.S. Il brano si trova qui

http://www.interruzioni.com/ginzburgscuola.htm

venerdì 18 ottobre 2013

Instabile

Qualche sera fa stavo parlando con il mio ex con cui ho un ottimo rapporto e non mi ricordo bene il discorso che stavamo facendo, quand’ecco  per fare una battuta, un paradosso  mi esce  una frase del genere “eh già perché io sono un po’ instabile!”.
Lui si ferma mi guarda e mi dice serio: “beh in effetti…tu sei un po’ instabile … emotivamente instabile..”
SILENZIO!
E il silenzio mi è restato dentro e quest’ultima frase mi sta risuonando da un po’ sempre dentro.
Perché in realtà ho fatto una timida autodifesa dicendo “si certo....emotivamente instabile? Io?  Oh come no” ma  lì si è fermato tutto.
Perché? Ma perché è vero!
Io sono effettivamente emotivamente instabile, alla continua ricerca di un punto di equilibrio, di una serenità interiore che sento sempre molto lontana. E ci sono momenti in cui mi sembra quasi impossibile poter raggiungere una qualsivoglia apparenza di serenità.
Ora, di una cosa sono certa : l’obiettivo principale è la ricerca di un punto di equilibrio e di una tranquillità interiore che mi permetta di affrontare con serenità tutte le cose che la vita mi offrirà nel bene e nel male.
Non credo di essere l’unica ad avere questo obiettivo, sia chiaro.
Ho fatto yoga, meditazione, reiki, viaggi sciamanici  e quant’altro  possa centrarmi ma, mi rendo conto, di essere sempre attratta dall’esterno e pertanto la centratura molto spesso va a farsi friggere.
Devo dire che il giorno in cui il tipo che  mi ha fatto notare la mia instabilità ha deciso di chiudere il nostro rapporto di coppia, mi è arrivata una mazzata non da poco al mio già logoro equilibrio.
La vita è decisamente cambiata da quel momento e ci sono stati periodi in cui ho avuto (e ancora ho) paura  ad affrontare la vita da sola, soprattutto quando ti rendi conto che non sei sola ma hai una bambina da crescere.
Se mi guardo indietro, però, devo riconoscere una forza di reazione notevole, alla mattina spesso mi sveglio con il sorriso sulle labbra, rido e scherzo anche quando ho la morte nel cuore, sono stata un bel po’ sfortunata in amore ma in questo periodo è l’ultimo dei miei problemi.
Poi ci sono momenti in cui vorresti affrontare la vita con un compagno al tuo fianco, vorresti ritornare a casa e riposarti la mente appoggiando la testa sulla spalla di qualcuno, vorresti lasciare il passo all’altro e riposarti, ti vorresti specchiare  negli occhi di un uomo che ami per sentirti più bella per essere certa di essere amata.
Il bisogno di essere amata, il solito grande nodo che esce e che spesso fa male.
E’ questo bisogno  profondo che a volte mi fa sentire instabile e in balia degli accadimenti.
Vorrei far sgorgare dal mio cuore più amore per me stessa affinchè non doverlo chiedere a nessun altro, è questo il punto.
Ci sono giorni in cui mi sento brutta, sporca e cattiva ed altri in cui mi sento orgogliosa di quello che sto facendo, di come sto camminando nonostante tutto.
Ci sono giorni in cui chiedo a gran voce di potermi innamorare e altri in cui preferisco esere sola per non dovermi fidare di un altro e sentirmi poi tradita.
Ci sono giorni in cui mi sento completamente inadeguata come madre, come figlia, come sorella e altri in cui mi assolvo dicendomi che cerco di fare tutto quanto mi è possibile per essere una persona migliore.
E infine ci sono giorni in cui contesto tutto quello che ho scritto finora.
Eh si sono decisamente instabile emotivamente, ma la vita ultimamente non è  stata semplice  e forse non lo è mai stata.

Nonostante tutto non smetto mai di pensare che domani in qualsiasi momento io possa trovare un luogo calmo e sicuro dove la mia irrequietezza troverà un po’ di riposo.

mercoledì 16 ottobre 2013

E CALDO SIA!

Finalmente ieri sera, dopo una settimana di andirivieni di operai, tecnici e quant’altro, i lavori per il riscaldamento autonomo sono  terminati.

E io ne sono ampiamente soddisfatta.

Oltre alla scelta del tipo di riscaldamento sono soddisfatta anche del controsoffitto in anticamera e corridoio per nascondere tutto l’impianto.

Quello che mi piace più di tutti è il pezzettino di controsoffitto che mi hanno fatto in sala sopra alla libreria che ho opportunamento illuminato con dei faretti incassati.
Temevo che l’abbassamento mi creasse una sensazione di oppressione e di chiuso ed invece la sensazione è più di “tana”, di un posto molto raccolto ed intimo, fin dall’entrata nell’appartamento.

MI PIACE!

Mi ricordo la sera prima dei lavori che guardavo i muri e il senso di sconforto mentre pensavo che sarebbe stata l’ultima volta che li vedevo così.
Ho letto da qualche parte che la casa rispecchia l’anima. Questa cosa l’ho capita bene il primo giorno di lavori quando anno iniziato a picconare i muri per farci i buchi.
Sono uscita perché non riuscivo a sentire i colpi.
Eppure ora, dopo tanto lavoro, polvere, rumore e disordine quello che ne è nato è diverso da prima ma decisamente migliore.

Prendo tutto ciò come una piccola grande lezione di vita.

Ma la cosa che ancora di più mi dà soddisfazione  è che, per la prima volta, in questa casa è la prima volta che decido da sola una ristrutturazione e l’ho portata avanti da sola nella scelta del sistema di riscaldamento, la ricerca del fornitore, la trattativa per l’acquisto ,l’organizzazione dei lavori, l’acquisto dei faretti ecc ecc. Tutto da sola e ne sono molto orgogliosa anche se durante il percorso avrei voluto qualcuno al mio fianco ad aiutarmi ma così è.
Ora piano piano dovrò pulire e riordinare (questa volta però mi faccio aiutare dalla signora delle pulizie) e  organizzare anche per l’imbiancatura……. magari riesco fare da sola anche questo.
Evvai, un problema risolto.


Altro scoglio che ho affrontato questa settimana è stata la visita dentistica di cui come ho detto tempo fa ho un vero e proprio terrore.
Oltre alla paura oggettiva,  il deterrente era il fatto che sono in terapia anticoagulante e questo comporta un po’ di modifiche di terapie in vista degli interventi.
Mi hanno rassicurato che non c’è bisogno e che l’importante è che sia nei range come valori.
Una certa attenzione (sospensione terapia, antibiotici ecc) va invece prestata in caso di Trattamento anticoagulante per motivi cardiaci (operazioni al cuore, valvole ecc)
Mi sono rivolta al reparto odontoiatrico del Niguarda (costi decisamente accessibili) dove già vado per la figlioletta (apparecchio).
Nei moduli riguardanti le info per la prima visita c’era questa domanda?
“siete nervosi e agitati riguardo la visita odontoiatrica?”    SI     NO
Allora il SI è stato circolettato, sbarrato, crocettato e sottolineato.

Così, giusto  per evitare fraintendimenti J

Ho qualche lavoro da fare e pian piano affronterò anche questo

giovedì 10 ottobre 2013

Teatro e varie

Ieri sera a teatro con due amiche.

Serata carina, prima aperitivo e poi un musical: Ghost.

Oggi mi sento molto “ghost”

Non si può andare a dormire all’una e poi svegliarsi alle 6.15 e fare una marea di cose prima di entrare in ufficio.

Praticamente scrivo questo post per non addormentarmi sulla scrivania.

Il  musical è carino anche se il terzetto protagonista (Molly, Sam e Karl) lascia un po’ a desiderare sia per quanto riguarda la voce che per la parte recitata.

L’attrice invece che interpretava Oda Mae è assolutamente fantastica: grandissima voce e grande personalità sul palco.

Oggi a casa stanno proseguendo i lavori per le pompe di calore.

Ho lasciato le chiavi dell’appartamento ben conscia che non c’è nulla da rubare, la cosa più di valore che ho è il televisore (di  valore si fa per dire, è ancora un modello con il tubo catodico) e se dovesse mancare, beh come dire, all’ora del telegiornale me ne accorgerei sicuramente.

Forse dovrei stare a casa a controllare i lavori ma mi sembra di essere d’intralcio e soprattutto mi prende malissimo  sentire battere sui muri per romperli.

Domani dovrebbero collaudare l’impianto e coprirlo con un controsoffitto in gesso.
Poi dopo il lavoro, con calma, chiederò al fornitore di mostrarmi bene il funzionamento ovviamente dopo aver attaccato lavatrice e forno.

Lui continua a sostenere che una volta a regime consuma pochissimo e non c’è bisogno di modificare il contatore.

Io continuo a sostenere il contrario e comunque vorrei riuscire a farmi un paio di zucchine ripiene al forno e magari portarmi avanti con una lavatrice, tutto questo senza che un paio di pinguini con la sciarpa mi facciano compagnia sul divano.


Attendo con ansia il fine lavori